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LIBRI IN PILLOLE/4 - “BREVE STORIA AMOROSA DEI VASI COMUNICANTI” di Davide Mosca

Immagine del redattore: Il Foglio di Villa GreppiIl Foglio di Villa Greppi

a cura di Giada Vinante


La rubrica “Libri in pillole” prosegue con la recensione scritta da Giada Vinante, studentessa di 5SC: ci presenta il romanzo “Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” di Davide Mosca.

Il testo è illustrato dall’opera di Gaia Panzeri (5SB).


“Senza titolo” di Gaia Panzeri (5SB) 													L'amore è parte della soluzione?
“Senza titolo” di Gaia Panzeri (5SB) L'amore è parte della soluzione?

“Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” di Davide Mosca racconta la storia di Remo e Margherita, due ragazzi che combattono contro un disturbo alimentare (per lui la bulimia e per lei l’anoressia), almeno fino a quando non si imbattono l’uno nell’altra.

Remo ha 24 anni e l’ultimo l’ha trascorso chiuso in casa, ingrassando più del dovuto, nonostante i tentativi della sua fidanzata, che alla fine rinuncia ad aiutarlo, lasciandolo. Una sera, in un bar che frequenta quotidianamente, conosce Margherita, una ragazza di 18 anni che frequenta l’ultimo anno di liceo e che lavora nel ristorante dei genitori: una bella ragazza, anche se pesa meno di 45 kg. I due iniziano a conoscersi e trovano l’uno nell’altra la cura alla propria malattia.


ciao
La copertina del libro protagonista di questa quarta recensione.

“Non conoscevamo la malattia, ma eravamo la cura”. All'interno del testo non si fa mai riferimento esplicito alla loro malattia, anche se i protagonisti ne sono consapevoli, come suggerisce questa citazione.

Il loro rapporto è tenero, mai invadente; a tenerli legati sono quei due corpi all’apparenza così diversi, ma allo stesso tempo così simili nell’essere lo specchio di un caos interiore che fatica a essere placato.

 

Il racconto è narrato in prima persona da Remo, che esprime il proprio punto di vista, come la soddisfazione nel mangiare sempre le stesse cose. Il problema di Margherita non è affrontato direttamente: Remo non fa nulla di concreto per aiutarla, ma la sua stessa presenza è già un aiuto, al punto che Margherita a un certo punto esclama: “Mi è venuta fame”, rivolgendosi a Remo. E, come se fossero dei vasi comunicanti, i loro corpi ritrovano piano piano l’equilibrio.

 

I temi trattati in questa storia sono estremamente quotidiani ed attuali: molti ragazzi, infatti, soffrono di queste patologie, che possono derivare da vari tipi di disagio, ma il libro ci ricorda che una parte della soluzione a questi problemi può consistere nel condividere la propria esperienza con qualcuno in grado di capire e di affrontarla insieme a te.


Se tra voi lettori c’è qualcuno che soffre di queste patologie oppure volete leggere una storia che racconti di un argomento impegnativo in modo leggero, “Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” fa per voi.



Le puntate precedenti di "Libri in pillole":



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