di Paola Radaelli
Al giorno d’oggi non è difficile imbattersi in una persona vegana. È infatti in aumento in tutto il mondo la percentuale di coloro che hanno scelto il veganismo non solo come dieta, ma come stile di vita. Si tratta di un’ideologia con alla base il rifiuto di incentivare qualsiasi attività implicante l’uccisione o lo sfruttamento degli animali, spesso accompagnato da un’ulteriore motivazione direttamente legata alla salvaguardia dell’ambiente (perché, per citare un esempio, gli allevamenti intensivi sono responsabili della creazione di numerosi agenti inquinanti del terreno, dell’acqua e dell’aria).
Dal punto di vista alimentare i vegani si astengono dal consumare prodotti completamente o parzialmente di derivazione animale (ivi compresi latticini, miele e uova), ma la loro filosofia non si ferma qui. Escludono anche l’utilizzo di qualsiasi cosa ottenuta da una forma di sfruttamento animale, come ad esempio capi di vestiario in seta, pelle, piuma o lana, cosmetici testati sugli animali e così via. Nell’insieme di tutto ciò che viene evitato si trova anche la partecipazione e il sostegno ad attività quali la caccia, la pesca, il circo, il rodeo, la corrida, le corse di cavalli, gli zoo, gli acquari e altre con simili caratteristiche. Il veganismo, quindi, non riguarda soltanto l’alimentazione, bensì concerne ogni aspetto della vita. Si tratta indubbiamente di una scelta non facile, che implica una maggiore informazione e un’attenta ricerca sui prodotti da mettere nel carrello, oltre che un cambiamento delle proprie abitudini. Essendo ancora un’ideologia forse non ben conosciuta, è colpita da innumerevoli stereotipi e obiezioni. Tra questi, ecco i più gettonati, e le ragioni che li smentiscono:
Mangiare la carne fa bene.
La scienza sembra, invece, dimostrare l’esatto opposto. Un consumo regolare di carne può, tra le altre cose, aumentare sia il colesterolo sia il rischio di tumori e diabete.
Senza carne non si assumono abbastanza proteine e neanche abbastanza calcio e ferro.
Le alternative alla carne che hanno lo stesso suo contenuto proteico sono più di quelle che si creda. Gli animali non producono nutrienti, li accumulano soltanto assimilandoli dalle piante. Perciò la fonte primaria di nutrienti sono i vegetali, che, infatti, contengono molte proteine, abbastanza per coprire il fabbisogno giornaliero di una persona. In ogni caso, gli integratori a base vegetale possono aiutare ad assumerne. La stessa cosa vale per il calcio e il ferro, che si trovano in numerosi prodotti vegetali e sono spesso contenuti nelle bevande vegan per integrarli nella dieta se necessario.
L’unico elemento che necessita di essere assunto attraversi integratori è la vitamina B12.
L’uomo è onnivoro, quindi deve mangiare tutto.
L’uomo può, non deve, consumare tutto. Essere onnivoro non è un’imposizione. Finché la dieta seguita giova al benessere dell’individuo, ognuno è libero di scegliere cosa mangiare e cosa evitare.
Le uova e i latticini non comportano l’uccisione degli animali.
Ne comportano però una grande sofferenza, sia nel caso delle galline da uova, sia nel caso di mucche, pecore e capre da latte. I vegani si rifiutano di sostenere qualsiasi attività che comporti il malessere degli animali stessi, perciò qualunque tipo di allevamento intensivo o pratica che li sfrutti.
Non saremo mai tutti vegani, quindi è inutile.
L’obiettivo dei vegani non è ‘convertire’ tutti alla loro ideologia, ma dare un esempio che porti gradualmente ad un cambiamento nel mondo. Non è necessario che ogni persona passi ad uno stile di vita radicalmente vegano perché il mondo diventi un posto migliore. Come si combattono discriminazioni di ogni tipo nella società facendo la propria parte e a piccoli passi, così i vegani portano avanti la loro battaglia invitando ad essere più consapevoli.
I vegani vogliono imporre la loro ideologia a tutti.
Escludendo una minoranza estremista, da considerarsi quasi come un’eccezione alla regola, i vegani credono fermamente nella propria scelta senza voler obbligare gli altri a seguirla. Si impegnano invece ad essere un modello che possa ispirare a cambiare le proprie abitudini.
Il cibo vegano fa schifo, è difficile da cucinare e costa di più.
I latini dicevano ‘de gustibus’, ma chi rifiuta la cucina vegana a priori probabilmente non sa che essa propone una gamma molto ampia di alimenti da trasformare in ricette adatte a tutti. Molti piatti semplici e già conosciuti (si pensi ad una comunissima pasta e fagioli, o a un riso con le verdure) sono completamente vegani. Una dieta vegana non richiede nessuna capacità culinaria in più rispetto a una dieta onnivora. I costi variano in base a ciò che si sceglie di mangiare, ma la maggior parte dei prodotti nell’alimentazione vegana sono comunque già nel carrello della maggior parte dei non vegani. È il caso, per esempio, di verdura, frutta, legumi e cereali.
Lo scopo di questo articolo era di introdurre al mondo vegano, attirare l’attenzione di chi ancora non lo conosce e dare brevi ma fondamentali informazioni a riguardo. Medici e ricercatori hanno portato argomentazioni molto più estese ed esaustive a sostegno delle tesi sopracitate, perciò per chi volesse andare più in profondità e interessarsi maggiormente al veganismo, di seguito sono elencate fonti a cui attingere per avere risposte ad eventuali dubbi.
Per ricette vegane:
@sovegan (link del profilo Instagram: https://www.instagram.com/sovegan/ )
@rhiansrecipes (link del profilo Instagram: https://www.instagram.com/rhiansrecipes/?hl=it )
@ilgolosomangiarsano (link del profilo Instagram: https://www.instagram.com/ilgolosomangiarsano/?hl=it, link al blog:https://www.ilgolosomangiarsano.com/ )
Blog e pagine a scopo informativo:
@cucinabotanica (link del profilo Instagram: https://www.instagram.com/cucinabotanica/?hl=it ,link al blog: https://www.cucinabotanica.com/ , link al canale YouTube: https://www.youtube.com/c/CarlottaPerego )
@silviagoggi (link del profilo Instagram: https://www.instagram.com/silviagoggi/?hl=it )
Video “Falsi miti sull’alimentazione vegana” di Cucina Botanica, con la nutrizionista Silvia Goggi: https://www.youtube.com/watch?v=isywUjdCxmw&t=475s
Libri:
“È facile diventare vegano”, di Silvia Goggi
“Cucina botanica, vegetale buona e consapevole”, di Carlotta Perego
“Il goloso mangiar sano”, di Elisabetta e Federica Pennacchioni
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