a cura di Claudia Molteni Ryan; sondaggio a cura di Francesca Rossi
In questi giorni è comparso un breve sondaggio in Istagram rivolto solo alle ragazze (qualche furbetto maschietto l'abbiamo pizzicato ed escluso...), che chiedeva di rispondere a solo due domande:
1- Cosa fai se il tuo ragazzo vuole controllare il tuo cellulare? Glielo permetti?
2- Se il tuo ragazzo ti proibisce o si scoccia se esci alla sera con i tuoi amici senza di lui, cosa fai, esci lo stesso?
La premessa diceva che chi partecipava doveva pensare di essere innamorata e agire di conseguenza.
Quali sono i risultati? Alla domanda 1 hanno risposto 99 SI e 126 NO, mentre alla domanda 2 hanno risposto 201 SI e 22 NO.
Ma perché un sondaggio di questo tipo?
Per introdurvi l'argomento di questo articolo, cioè come accade che una donna si trovi ad essere vittima di violenze da parte del suo partner. Probabilmente penserete che non vi interessa o che è un argomento molto lontano dalla vostra vita: meno male! Ma sapere quali sono i meccanismi che rendono le donne delle vittime può sempre far comodo.
Le donne, se innamorate, spesso hanno la tendenza ad essere accondiscendenti, ad annullarsi pur di compiacere la persona che amano, ma bisogna stare attente che le richieste non compromettano la libertà individuale e non diventino manifestazioni di possesso.
Elena Calabrò, psicoterapeuta esperta di violenza domestica e sessuale, ha spiegato, durante il convegno #NONSEISOLA del 25 novembre a Milano presso la sede del Sole 24 ore, come l'idea di possesso può trasformarsi, a poco a poco, in violenza.
Vediamo come:
Sapere queste cose significa solo consapevolizzarsi dell'esistenza di problemi che fanno parte del nostro mondo, per far sì che non investano anche noi.
Poi, però, vi auguriamo di vivere meravigliose storie d'amore!
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