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  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Ore ed ore davanti agli schermi: ATTENZIONE!

di Lisa Acquaviva

Ormai è più di un anno che siamo costretti davanti agli schermi, dal PC, alla TV, per non menzionare lo smartphone. Le motivazioni sono molteplici e una più giustificabile dell’altra, la tecnologia ci assiste per lavorare, per stare in DAD, per studiare, per svago e per socializzare. La situazione non permette effettivamente molte alternative, la colpa non è di nessuno, anz, chissà cosa avremmo fatto se non avessimo avuto questi dispositivi.

Chiedere dunque di evitare in modo significativo gli schermi non è possibile, creare panico per possibili disturbi legati al loro costante utilizzo sarebbe poi poco sensato. Questo articolo allora si propone di rendere più consapevole il lettore e permettergli di utilizzare la tecnologia con più accortezza per la propria salute. In un primo momento verranno elencati una serie di piccoli malesseri a cui fare attenzione e in seguito verranno riportati alcuni consigli per interrompere alcune abitudini poco salutari.

DANNI E CONSEGUENZE

Il corpo durante la giornata, in seguito ad ore ed ore davanti agli schermi, fa suonare campanelli d’allarme per evitare situazioni nocive. A volte questi segnali sono ritenuti normali o superficiali e quindi vengono ignorati. Ma quali sono?

Sicuramente una delle prime aree interessate sono gli occhi: si può avvertire stanchezza agli occhi, prurito e bruciore oppure notare arrossamenti, vista offuscata e irritazione oculare in generale. Ovviamente se sentite di avere come della sabbia negli occhi, pur non avendo alcuna ciglia al loro interno, non c’è bisogno di entrare nel panico. Tenendo conto del parere del medico e delle proprie allergie, a volte basta distaccarsi dagli schermi e idratare gli occhi con qualche goccia di collirio. Stando concentrati sul PC, infatti, le palpebre sbattono molto meno e gli occhi si stancano.

Atri disturbi fisici, causati dalle ore spese davanti agli schermi, sono indolenzimento muscolare, in particolare dolori alla schiena e al collo. Non sono prettamente legati alla vista, quanto invece alla postura. Molto spesso non ci si accorge di adottare posizioni scorrette e di sovraccaricare la colonna vertebrale, inoltre il nostro corpo non è “programmato” per stare seduto per così tante ore. Da quando sono stati introdotti gli smartphone, si è poi triplicato il tempo trascorso con il collo piegato, postura di nuovo innaturale per l’essere umano.

Stare davanti ad uno schermo luminoso significa sregolare l’orologio biologico. Il cervello è programmato per dormire con il buio (la mancanza di luce produce melatonina) e stare sveglio con la luce (che stimola lo sprigionamento della serotonina). La sera, la parte blu dello spettro luminoso dello schermo o le lampade a LED tendono a creare difficoltà nell’addormentarsi.

Il mal di testa è un altro classico sintomo che ci dovrebbe allertare e suggerire di smettere di utilizzare i dispositivi per il resto della giornata. È altamente collegato alla vista, per esempio allo sforzo muscolare per il focus oculare, oppure può essere anche dovuto alla stanchezza generale, o ancora a qualche problema di vista di cui non si è a conoscenza, come la miopia. Purtroppo i rischi cerebrali legati all’utilizzo eccessivo del pc sono ancora in fase di studio.

Naturalmente si aggiungono come effetti negativi delle ore al PC anche la sedentarietà, stress e ansia, ma questi sono conseguenze di una pluralità di situazioni.

CONSIGLI PRATICI

Quando il corpo ci parla dovremmo ascoltarlo, basterebbero infatti piccoli gesti e accortezze per evitare alcuni dei sopracitati disagi.

Considerando che la pericolosità degli schermi dipende dalla vicinanza del dispositivo, dal tipo di luce, dalla frequenza di utilizzo e dalla durata senza fare pause, molti esperti consigliano di:

- preferire sfondi grigi a quelli chiari o bianchi

- regolare la luminosità del monitor in base all’orario

- spostare la luce sui toni del rosso o direttamente utilizzare i filtri per le luci blu

- preferire gli occhiali alle lenti a contatto o fare uso di occhiali con i filtri per la luce blu

- comprare una sedia apposita per mantenere la postura corretta

- ricordarsi di distogliere lo sguardo ogni venti minuti circa, cercando di disperdere lo sguardo in lontananza

- fare costanti pause dagli schermi, banale ma non scontato

Insomma la tecnologia nasconde come al solito molte insidie, ma con le adeguate accortezze e se ben bilanciata, è un mezzo vantaggioso, specialmente per questo periodo.

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