Memoria e Oblio: il dovere di ricordare la Shoah
- Il Foglio di Villa Greppi
- 3 feb
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di Giulia Ornaghi e alcuni compagni

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della memoria, una data simbolica scelta per ricordare le vittime dell’Olocausto, il genocidio attuato dal regime nazista ai danni di milioni di ebrei e di altre minoranze tra il 1933 e il 1945. Questa giornata commemora la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz avvenuta nel 1945, un luogo divenuto il simbolo dell’orrore e della disumanizzazione.
Cos’è stata la Shoah?
Il termine Shoah, che in ebraico significa “catastrofe” o “distruzione”, si riferisce allo sterminio sistematico di circa sei milioni di ebrei da parte del regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa politica di sterminio fu il risultato di un’ideologia basata sull’odio e sulla discriminazione razziale, che considerava gli ebrei e altre minoranze (rom, disabili, omosessuali, oppositori politici) come “inferiori” e da eliminare.
I campi di concentramento e di sterminio
Uno degli aspetti più tragici della Shoah fu la creazione di campi di concentramento e di sterminio. Luoghi come Auschwitz, Treblinka e Sobibor divennero fabbriche di morte, dove milioni di persone persero la vita a causa delle camere a gas, della fame, delle malattie e dei lavori forzati. Nei campi, i prigionieri erano privati di ogni dignità, costretti a vivere in condizioni disumane e sottoposti a esperimenti medici crudeli.
L’importanza della memoria
Ricordare la Shoah non significa solo conoscere la storia, ma anche imparare dagli errori del passato affinché simili atrocità non si ripetano. La testimonianza dei sopravvissuti, come quella di Primo Levi, ci aiuta a comprendere l’orrore vissuto e a riflettere sulla necessità di difendere sempre i diritti umani e la dignità di ogni individuo.
Perché è importante parlarne a scuola?
La scuola ha un ruolo fondamentale nel trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni. Studiare questa tragedia significa sviluppare senso critico, empatia e consapevolezza sui pericoli del razzismo e dell’odio. Solo attraverso la conoscenza possiamo costruire un futuro di pace, rispetto e giustizia.
Il Giorno della Memoria non è solo un momento di commemorazione, ma un’occasione per riflettere sul valore della libertà e della convivenza pacifica. Ricordare la Shoah è un dovere collettivo, perché il passato non si ripeta mai più.
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