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Il POLITICALLY CORRECT è corretto?

  • Immagine del redattore: Il Foglio di Villa Greppi
    Il Foglio di Villa Greppi
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

di Anita Ruggiero 


Inserire in una serie televisiva un personaggio di una particolare etnia, queer o disabile, la rende politically correct o è semplicemente una scelta di marketing?

E quando una serie o un film diventa woke?  

Iniziamo dalla fine. Cosa vuol dire "woke"? Termine nato nel 1938, è diventata l’abbreviazione della frase “stay woke”. Serviva per indicare le persone che si erano rese conto delle disuguaglianze tra bianchi e neri. Mentre all'inizio aveva un'accezione positiva, adesso è spesso utilizzato per indicare le persone con ideologie esagerate. Gli woke portano avanti principalmente tre idee. Il cancel colture, cioè l’eliminazione di tutti gli argomenti considerati da loro razzisti e omofobi, come ad esempio lo studio di Cristoforo Colombo considerato uno schiavista. L’appropriazione culturale vale a dire che se io non sono giapponese non posso fare il cosplay di un anime, non facendo parte della mia cultura. E infine sono contro il whitewashing, che consiste nel far recitare a un attore caucasico un personaggio dalla pelle scura cioè dare il ruolo di un personaggio di un'altra etnia ad una persona. Gli woke portano avanti l’idea che la maggioranza debba essere sostituita dalle minoranze.

Il politically correct ha come base la convinzione che siamo tutti perfetti e nessuno è sbagliato. Spesso ricorre all'utilizzo del token, cioè l’inserimento di un personaggio di una minoranza soltanto come rappresentazione, anche se spesso non viene molto considerata. La scelta di un personaggio anomalo è principalmente per marketing e per l’accettazione di una serie/film da parte di una specifica comunità.

Per il politically correct la famiglia è il centro di tutto. L’accettazione da parte delle famiglie è fondamentale per il successo del prodotto. Un esempio di serie woke è "Velma" del 2023. Ispirata alla nota serie "Scooby do", non si concentra su mostri e mister,i ma soprattutto sulla figura di Velma. Donna intelligente, lesbica ed affermata, si considera superiore a tutti. Durante la serie si trova spesso in opposizione con Fred, l'unico uomo bianco ed etero della cittadina. Come già detto prima, gli woke pretendono che la minoranza (Velma) prenda il sopravvento sulla maggioranza (Fred), ma è anche vista come malvagia, e quindi da combattere. Questa è la perfetta rappresentazione delle ideologie woke.

"Altra serie che tratta in parte l'argomento politically correct è "South Park". Uno dei personaggi si chiama Token (il personaggio gettone) e negli ultimi anni ci sono state molte critiche su questo nome. I produttori hanno fatto una mossa strategia. Nel 2022 nell'episodio "The big fix" i genitori di Token spiegano che loro non hanno chiamato loro figlio Token ma Tolkien, in onore all'autore del "Signore degli anelli". Ed ovviamente i fan hanno commentato che nelle stagioni precedenti nei sottotitoli era sempre stato Token. I produttori hanno risposto modificato in tutti i sottotitoli il nome.   

"Bridgenton" è un tipico esempio di serie televisiva di successo dove i protagonisti inglesi del periodo di re Giorgio III (1760 - 1801) sono in realtà di tante razze diverse in una situazione antistorica, e anche lo steorotipo di protagonista femminile magra e alta è sostituito dalla fisicità dell'affascinante Penelope.

In conclusione possiamo affermare che mostrare una qualsiasi minoranza in una serie televisiva permette allo spettatore di rendersi conto ed accettare le differenze nelle persone, questo è sicuramente positivo. Nelle serie e nei film, come in ogni cosa nella vota, ci deve essere un perfetto equilibrio.


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