di Hiba Founoun
Lo scrittore boemo Frank Kafka diceva: “Indubitabile è in me la brama di libri”.
Ma i giovani di oggi quella brama la provano ancora? L’hanno mai provata? La proveranno mai? A queste domande presumibilmente si risponderebbe con il solito stereotipo per il quale i giovani ormai i libri non li sfiorano nemmeno per sogno, ipnotizzati dagli schermi dei loro smartphone, non hanno mai provato la coinvolgente sensazione di sfogliare infinite pagine di carta patinata. L’evoluzione ha dato alla luce i nativi digitali, giovani nati quando lo sviluppo di nuove tecnologie informatiche raggiungeva il proprio culmine, quando piano piano ci si adattava e conformava all’immensa realtà che internet forniva.
Nel corso del tempo internet ha sempre più agevolato e migliorato la vita di ciascuno di noi, in altri casi si è rivelato un’arma a doppio taglio, mostrando anche il suo lato assai nocivo. Il web, diversamente dalla lettura di un libro cartaceo, non richiede una certa attenzione, tempo e pazienza, riuscendo così a creare una condizione di dipendenza che i libri non possono facilmente dare, e diminuirne l’uso impulsivo e ossessivo di internet in alcuni casi può essere complicato. Ma negli ultimi anni un modo per combinare sia l’attività della lettura che il navigare sul web è stato trovato.
L’era digitale, con l’avvento dei social network, ha profondamente cambiato il mondo dell’editoria, modificando così il modo in cui i giovani approcciano la stessa attività della lettura. Sempre è più noto il fenomeno del BookTok, una vera e propria sottocultura di TikTok in cui gli utenti condividono video brevi per condividere le loro letture preferite, consigli e suggerimenti su cosa leggere, addirittura per chi il mondo della lettura non è mai riuscito ad esplorarlo.
Questo evento ha portato ad un significativo incremento nelle vendite, oltre a dare prestigio e fama ad alcuni autori conosciuti solo grazie a piattaforme di autopubblicazione, come Wattpad, Amazon o Kataweb. Ma la lettura in internet era stata oggetto di studio e interesse già da tempo, più precisamente nel 1971 quando Michael Hart realizzò il progetto Gutenberg, una biblioteca di opere letterarie in formato digitale, facendo nascere così l’eBook.
La lettura in digitale nel corso degli anni è stata sempre più stimolata, anche grazie alla nascita del eReader, un dispositivo portatile su cui è possibile leggere versioni elettroniche di libri, giornali, riviste, analogamente ad un libro cartaceo, come il Kindle. Nasce così un tagliente divario tra chi rimane sostenitore del classico e tradizionale libro e chi invece viene alla scoperta della praticità della lettura di un ebook. Da un recente studio Amazon commissionato a Ipsos, condotto nell’aprile del 2021 al fine di esplorare il tema della lettura e scrittura degli italiani, il libro carteceo viene preferito dal 96% degli intervistati, mentre tra i giovani il 56% preferisce la libreria digitale.
Ma perché alcuni giovani preferiscono leggere in digitale? L’eBook ha meno impatto sull’ambiente, molto facile da utilizzare, non occupa un certo spazio fisico ma può conservare centinaia di titoli diversi, è più accessibile anche per quanto riguarda i costi e il tempo per l’acquisto. Lo svantaggio principale è la mancanza della sensazione reale, concreta e tangibile della presa di un libro fra le mani, il profumo della carta, fattori emotivi punti di forza invece del libro cartaceo. Un altro fondamentale elemento a sfavore della lettura in digitale è causare diversi danni fisici come: stress degli occhi, visione sfocata, mal di testa, dolore al collo e alla schiena. Inoltre è stato provato che si ricorda di più ciò che si legge sulla carta, proprio perché gli altri fattori emotivi aiutano anche la menoria.
L’approcciarsi dei nativi digitali alla lettura è solo uno dei tanti argomenti presi in esame nel podcast che uscirà prossimamente. Il prof. Dario Salvatore, Lisa Riva e Chiara De Capitani ci permetteranno di addentrarci all’interno del mondo dei giovani e capire il loro rapporto con la lettura. La lettura di un libro, che sia cartaceo o in digitale, rimane sempre un’avventura. È un cammino senza fine, esclusivamente di piacere, che può permetterci di provare sensazioni ed emozioni inedite, di provare quella brama di cui tanto parlava Kafka.
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