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Carlo Acutis: non un ragazzo "fotocopia"

  • Immagine del redattore: Il Foglio di Villa Greppi
    Il Foglio di Villa Greppi
  • 19 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

di Gaia Agostoni



LA VITA

Carlo Acutis è nato a Londra, nel 1991, da genitori milanesi che si trovavano lì per lavoro. Una volta tornato a Milano, dove poi ha trascorso quasi tutta la vita, cominciò sin da piccolo a frequentare la parrocchia del proprio quartiere, Santa Maria Segreta, e, a soli sette anni, sotto sua richiesta, ricevette la Prima Comunione. Da quel giorno avrebbe partecipato ogni giorno alla Santa Messa. Frequentò scuole paritarie per tutti i livelli di istruzione e questa scelta influenzò la sua formazione personale e la sua spiritualità.

Pur sembrando un ragazzo “diverso” dagli altri perché così vicino a Dio, Carlo era un ragazzo normalissimo, che amava gli animali, che giocava a calcio con i compagni e che adorava usare il computer. Carlo aveva anche un cuore generoso e altruista, infatti donava molti dei propri averi (vestiti, scarpe e cibo) ai poveri che incontrava per strada, come racconta la madre, Antonia Salzano, nel libro che ha scritto: “Il segreto di mio figlio - Perché Carlo Acutis è considerato un santo”.

In breve tempo, la sua forte fede cristiana sfociò in un amore profondo per Dio e per l’Eucaristia. Carlo ha cercato un modo “moderno” per mettersi al servizio della fede; sfruttò, infatti, le proprie capacità informatiche per creare un sito web dove ha illustrato e spiegato 140 miracoli eucaristici (https://www.miracolieucaristici.org/). Così facendo, ha unito la tecnologia alla fede, connubio che sembra impossibile da realizzare perché i due elementi sono spesso considerati agli antipodi.


Nel 2006, a soli quindici anni, Carlo si ammalò di leucemia e morì il 12 ottobre dello stesso anno. Questa terribile malattia però, non riuscì a separarlo dalla preghiera e contribuì a fargli lasciare una forte testimonianza di fede tra i giovani. Su sua richiesta, è stato sepolto ad Assisi, nella città di San Francesco, santo da lui da sempre ammirato, a cui era molto fedele.

Nel 2020 Carlo è stato proclamato beato e Papa Francesco avrebbe dovuto proclamarlo Santo nell’aprile 2025 durante il Giubileo dei Giovani a Roma, ma, a causa della morte del pontefice, la cerimonia è stata rimandata a data da destinarsi.



GLI INSEGNAMENTI


Carlo Acutis è un esempio straordinario di come la santità possa essere vissuta nella quotidianità, senza gesti eclatanti, ma con una fede autentica e profonda.

La sua vita ci insegna che la tecnologia, spesso vista come un ostacolo alla spiritualità, può invece diventare un mezzo per diffondere il Vangelo e avvicinare le persone a Dio. Il suo amore per l'Eucaristia, che definiva "la mia autostrada per il cielo", ci invita a riscoprire il valore della presenza di Cristo nella nostra vita.

Carlo non ha cercato la fama o il successo, ma ha vissuto con semplicità, ponendo Dio al centro di ogni sua azione.

La sua testimonianza ci ricorda che la santità non è un traguardo irraggiungibile, ma un cammino che ognuno di noi può percorrere, con fede e amore.

La sua celebre frase "Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie" è un invito a vivere con autenticità, senza conformarsi alle mode o alle aspettative degli altri. Carlo sprona ognuno di noi a guardarsi dentro e a cercare la propria vocazione, a vivere con gioia e a non avere paura di essere diversi e di testimoniare quello in cui si crede. In un mondo spesso dominato dall'individualismo e dalla superficialità, Carlo Acutis ci ricorda che la vera felicità si trova nel donarsi agli altri e nel vivere con uno sguardo rivolto a Dio. La sua breve, ma intensa esistenza, continua a ispirare giovani e adulti, dimostrando che la santità è alla portata di tutti.

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