di Laura Cetani
Giornate mondiali: giorni dell’anno dedicate a un tema particolare a livello internazionale. Sono importanti perché vogliono porre l’attenzione su seri problemi sociali o ambientali. Nella pagina di Google troviamo la lista di tutte le giornate mondiali che ogni cittadino, ogni giorno, è invitato a commemorare.
Ma chi le ha inventate?
A promuovere queste giornate sono le istituzioni come l’Onu, la Fao, l’Unesco, che si impegnano a sensibilizzare il cittadino sui problemi o sulle gioie del mondo. La prima risale al 10 dicembre del 1950 ed è la Giornata mondiale dei diritti umani: venne istituita per invitare tutti gli Stati a ricordare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e a continuare a lottare per attuarli. Se ne contano più di 160 sul sito delle Nazioni Unite e aumentano ogni anno. Si ricorda la giornata mondiale delle vittime dell’Olocausto, poi quella dell’alimentazione, del cancro, della pace, quella contro il bullismo, dell’udito, ecc…
Ufficialmente si commemora anche la Giornata dedicata alla Terra il 22 aprile, abbinata al 7 ottobre che è la Giornata dell’habitat. Spesso il giorno e il nome cambiano, ma il senso è sempre quello.
Molte ricorrenze, però, nascono dal nulla e, spesso, non ne conosciamo nemmeno l’esistenza: chi sa che esiste la giornata mondiale della meteorologia o quella della filosofia? C’è chi festeggia la giornata internazionale del jazz, o la giornata dei genitori. Ma non solo, vogliamo aggiungere la giornata della felicità, dell’amicizia, dell’aviazione, della posta, del sonno, del teatro, degli uccelli migratori o della pasta alla carbonara?
Quello che lascia un po’ perplessi è che, tra queste Giornate, non tutte sono riconosciute dall’Onu. La maggior parte di esse sono semplicemente frutto del web. Basta un hashtag o un video per festeggiare ad esempio la giornata del biscotto del cane, della risata o della lentezza.
C’è una giornata mondiale per tutto e contro tutto. Una giornata mondiale ogni tre giorni. Il rischio è che tutte queste ricorrenze, a volte assurde, possano indebolire la validità di quelle molto importanti a cui bisogna davvero porre attenzione.
Ma viene spontaneo chiederci: cosa dovemmo fare con queste ricorrenze? A cosa servono?
L’obiettivo è quello di spingere tutti quanti all’azione, raccogliere fondi per sostenere le associazioni per la prevenzione, la ricerca e l’assistenza. Diffondere informazioni e stimolare all’azione i governi serve per sensibilizzare a intervenire e prendere posizione. Serve a stimolare a migliorare, a costruire un mondo più sostenibile. Ma anche, semplicemente, a farci riflettere e prendere coscienza di un problema.
Io sono fiduciosa: spero che molte di queste giornate abbiano davvero dato inizio a significative azioni per risolvere seri problemi, quali lo spreco dell’acqua, dell’energia, la fame o la violenza sulla donna e molte altre.
La raccolta di finanziamenti consente di realizzare progetti che hanno un impatto importante su tutta l’umanità a livello globale e oggi l’interesse per questi eventi è molto sentito, soprattutto nelle scuole, soprattutto tra noi ragazzi.
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