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  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

I Lettoni a Villa Greppi

Aggiornamento: 2 mag 2023

a cura di Gloria Fornoni


Nella settimana dal 9 al 16 ottobre 2022, quattro studenti lettoni (Daniels, William, Annija e Karolina) hanno passato le loro giornate partecipando attivamente alla vita scolastica di Villa Greppi grazie al progetto Erasmus. In questa intervista gli abbiamo posto alcune domande riguardo il loro soggiorno in Italia e le loro opinioni su svariati temi.

Qual è stato lo shock culturale più grande?

Daniels: Oh, io ne ho una! Una delle prime lezioni che abbiamo avuto è stata di letteratura inglese, e parlando con degli studenti abbiamo scoperto che oltre ai compiti estivi avevano dovuto leggere nove libri! E per me è pazza questa cosa! Mi ricordo che alle elementari per le vacanze estive ci davano massimo due libri da leggere, e alle superiori anche se studi lingue straniere non danno così tante letture.

Anche per le altre materie avete solitamente pochi compiti?

Daniels: No, lo shock è stato principalmente per i compiti delle vacanze estive. Di compiti ovviamente ce ne danno, non tanti quanto voi, ma ne abbiamo. La differenza maggiore è la quantità di letture estive che ricevete. Anche perché, per quanto ho capito, questi libri sono oggetto di verifica, e lo trovo abbastanza…” interessante”.

C’è stata un’altra grande differenza che avete notato?

William: Sicuramente quanto le persone siano aperte e amichevoli. I lettoni sono decisamente più chiusi. Qui molte persone si avvicinano per presentarsi e chiederci se ci stiamo trovando bene in Italia, e lo trovo una cosa molto carina e bella della cultura italiana.

Daniels: È vero. In tutte le lezioni in cui abbiamo partecipato la classe è sempre stata molto amichevole. Tutti ci chiedevano come ci chiamiamo, come ci sentivamo, etc. Riusciamo sempre ad avere delle belle conversazioni.

Farà sicuramente piacere agli studenti di Villa Greppi che la loro accoglienza sia stata gradita! Ora che abbiamo parlato delle differenze, vi chiedo se avete notato delle similitudini tra l’Italia e la Lettonia.

Daniels: Umm, non saprei. Credo che l’Italia e la Lettonia siano due Paesi molto diversi tra loro. L’unico esempio che mi viene in mente sono i prezzi alti per benzina, elettricità, etc…. Ma in realtà è una situazione che si trova quasi tutta l’Europa in questo momento, non una è vera similitudine tra le due culture.

C’è stato qualche aspetto dell’Italia che non vi è piaciuto?

Daniels: Ieri siamo stati a Monza ed eravamo in un punto abbastanza affollato e abbiamo notato che moltissime persone fumavano; ho chiesto subito alla prof. Vendola se in Italia fosse permesso fumare in pubblico e mi ha risposto di sì. In Lettonia è diverso perché le restrizioni sono molto più dure, specialmente per quanto riguarda luoghi affollati. Potrebbe essere una cosa su cui lavorarci e migliorare. Se mi trovo in un luogo in cui la distanza tra una persona e l’altra è molto ristretta, mi darebbe molto fastidio dover respirare il fumo della persona di fianco a me.

Mi sembra una critica molto sensata. È vero che qui in Italia abbiamo non pochi problemi per quanto riguarda il fumo.

Karolina: Un’altra cosa che ho notato è che spesso le strade non hanno i marciapiedi. In Lettonia i marciapiedi ci sono praticamente ovunque. Non averli mi sembra abbastanza pericoloso. Se dovessi andare da qualche parte a piedi e ad un certo punto finisse il marciapiede, mi infastidirebbe abbastanza.

Anche a me succede molto spesso di ritrovarmi a camminare sul ciglio della strada perché il marciapiede è improvvisamente finito.

Cambiando un po’ discorso volevo chiedervi: qual è stato l’aspetto che avete preferito durante questa visita?

Karolina: Amiamo molto la cucina italiana. Anche prima di arrivare, sapevo già che avrei adorato tutto: pasta, pizza, risotto, etc… Credo che sia la mia cucina preferita di tutto il mondo.

Daniels: In Lettonia, in un paese vicino alla nostra città, c’è un ristorante italiano, e io ci sono stato un paio di volte. Loro si presentano come un ristorante tipico tradizionale italiano e io ci ho creduto, perché comunque il cibo era abbastanza buono; ma ora che ho assaggiato il vero cibo italiano mi sono accorto di quanto sbagliato fosse. Il cibo italiano è un altro mondo, davvero qualcosa di straordinario. Soprattutto il gelato, dopo aver assaggiato quello italiano non mangerò mai più un gelato in Lettonia. Non so neanche come descriverlo, è spettacolare.

Mi fa piacere sentirlo! Il cibo è una cosa di cui gli italiani sono molto orgogliosi, anche perché è un grande tassello della nostra cultura. È così anche in Lettonia?

Daniels: Per niente. Abbiamo alcuni piatti tipici che tutti conoscono, ma in generale la nostra cucina è molto più internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’influenza russa. L’Unione Sovietica ha condizionato anche la nostra cucina, ma in generale è molto facile avere accesso a prodotti di ogni tipo e da ogni parte del mondo. La nostra è una cucina molto colorata.

Invece per quanto riguarda la scuola, oltre a ciò di cui abbiamo già discusso, quali sono state le maggiori differenze che avete notato?

William: Una cosa che ho notato di inusuale è che non abbiate un bar o caffetteria di qualche tipo: nella nostra scuola ne abbiamo una che è molto utilizzata da tutta la scuola. Un altro aspetto è sicuramente l’orario: le nostre giornate scolastiche possono durare anche fino alle quattro di pomeriggio, invece che alle due. Le nostre lezioni però durano di meno, invece che un’ora sono di 40 minuti l’una.

Karolina: In generale il sistema scolastico è molto diverso. Il percorso scolastico è formato da 12 “gradi”, dove quando si raggiunge il dodicesimo si deve decidere tre materie su cui concentrarsi. Io per esempio ho scelto matematica, fisica e inglese, e ogni settimana si fanno dalle 6 alle 8 lezioni per ogni materia. In aggiunta ci sono anche alcune materie obbligatorie come educazione fisica, geografia, etc…

Avete per caso qualche messaggio finale per concludere?

Daniel: Voi italiani avete un Paese e una cultura davvero belli, siete molto fortunati a vivere qui!

Perfetto! Grazie mille per aver risposto a tutte le mie domande. È stato molto interessante conoscere il vostro punto di vista su tutti questi argomenti.




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