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CARLOS DIAZ GANDIA: il coreografo diventato virale

Immagine del redattore: Il Foglio di Villa GreppiIl Foglio di Villa Greppi

di Sofia Tramonto 


In queste ultime settimane, aprendo i social, abbiamo sicuramente visto il video di un coreografo che emettendo dei suoni coordina la coreografia del videoclip di Gaia, che è diventato subito virale. 

 

Carlos Diaz Gandia è diventato una vera e propria celebrità dopo la coreografia della canzone di Gaia, da cui è stato estratto un meme. 

Nello studio di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha proprio detto di non essere abituato ad essere riconosciuto per strada, dato che il suo lavoro prevede di rimanere dietro le telecamere, e tantomeno si aspettava di andare in tv. 

Per i coreografi come lui è molto raro essere inquadrati in un video o alla tv, ma hanno un ruolo importantissimo nel realizzare e coordinare le coreografie. Infatti, Carlos è molto contento nel vedere che i fan non lo seguono solo per il professionista che è, ma anche per la passione che lo muove. 

Ma qual è la storia di Carlos?  Gandia è nato a Valencia nel 1995, talmente appassionato dalla danza, che a soli 14 anni segue degli studi professionistici. Questo lo porterà nel 2015, alla giovane età di 20 anni, a fondare nella sua città di nascita l’Home Dance Studio Valencia, accademia di danza specializzata nello stile urban, hip hop e contemporaneo, senza essere mai stato un danzatore professionista. Attualmente dirige questa accademia di cui è CEO, insieme ad altri undici insegnanti. Ma non si è fermato qui, dato che ha deciso di oltrepassare i confini della Spagna e sbarcare in tutta Europa con il suo stile inconfondibile. 

Ha poi ottenuto una fama internazionale, infatti, lo possiamo vedere dietro le coreografie di Mahmood, che sono diventate da subito dei tormentoni, oppure nella coreografia finita online di Chiamo io Chiami tu, ripresa dalla truccatrice di Gaia; e tanti altri artisti di fama mondiale. 

Per quanto riguarda i suoni, ha detto che sono automatici. Tutti gli insegnanti di danza fanno questo per tenere il tempo e aiutare i ballerini a memorizzare i passi. Ciò che invece colpisce, come anche lui ha dichiarato in un’intervista, è il fatto che viene criticato per il suo aspetto fisico. Ha infatti detto che: “è importante rompere lo stereotipo secondo il quale la ballerina o il ballerino debbano essere figure belle e muscolose”. Perché è vero, sin dalla nascita della danza, ovvero nel 1581, è stata grande soggetto di stereotipizzazione, cioè che il ballerino o la ballerina devono essere magri, agili ed estremamente aggraziati, ma con il susseguirsi degli anni si sono formati tanti altri stili di danza, ma c’è chi la pensa ancora come un tempo, che è ormai troppo lontano.  

 

Sitografia: 

 

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