NEO: il robot maggiordomo che rivoluzionerà la casa del futuro
- Il Foglio di Villa Greppi

- 1 giorno fa
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di Alessandra Mauri
Negli ultimi anni la robotica ha compiuto passi da gigante, ma poche innovazioni hanno attirato tanta attenzione quanto NEO, il robot maggiordomo sviluppato da 1X Technologies, un’azienda norvegese-americana. Si tratta di un robot umanoide progettato per muoversi all’interno degli ambienti domestici, eseguendo compiti concreti e interagendo con gli esseri umani in modo sorprendentemente naturale. La sua presenza non ricorda affatto le macchine rigide del passato: è costruito con materiali morbidi, leggeri e flessibili, pensati per essere sicuri nelle case. Guardandolo muoversi, viene spontaneo pensare: “Il futuro non arriva con astronavi e laser… arriva con un robot che ti apre la porta di casa.!” Alto circa 1,70 metri e del peso di 30 kili, funziona a batteria e ha un’autonomia di quattro ore.
NEO non colpisce soltanto per l’aspetto. Il suo funzionamento è il risultato di un equilibrio tra autonomia e apprendimento assistito. Può camminare, analizzare l’ambiente con la sua visione, afferrare oggetti con mani articolate e rispondere a comandi vocali. Il suo vero punto di forza è, però, la sua capacità di imparare: parte delle sue funzioni è gestita dall’intelligenza artificiale, mentre altre vengono insegnate da operatori umani collegati da remoto. Questa tele-assistenza permette al robot di migliorare progressivamente, come se avesse un tutor invisibile pronto a guidarlo quando necessario. Non a caso molti esperti hanno commentato con ironia: “NEO non è solo un maggiordomo… è un apprendista che impara guardando e facendo.”

Il ventaglio delle attività di NEO è già ampio: può raccogliere oggetti caduti a terra, aprire porte, accendere luci, spostare piccoli carichi, riordinare, contribuire alla sicurezza domestica e fare semplici conversazioni, il tutto con movimenti coordinati e un livello di precisione difficile da immaginare anche solo pochi anni fa. Tuttavia, come ogni tecnologia emergente, presenta dei limiti: non è ancora in grado di eseguire operazioni che richiedono una manualità estremamente fine, non è impermeabile e ha bisogno di supervisione umana per compiti più complessi. È una tecnologia in evoluzione, che cresce con l’uso e che, come molti dicono, dimostra che “Il futuro non arriva perfetto… arriva in versione beta.”
Il costo di NEO è uno degli aspetti più discussi. Per acquistarlo servono circa 20.000 dollari, una cifra importante che rende la tecnologia accessibile solo a una parte della popolazione. In alternativa esiste un abbonamento mensile, pensato per permettere a più persone di utilizzare il robot senza l’investimento iniziale. Al di là della spesa, questa strategia rivela qualcosa di significativo: chi utilizza NEO oggi non sta solo comprando un assistente domestico, ma sta contribuendo allo sviluppo futuro della robotica. È una sorta di collaborazione tra consumatori e ingegneri che permette al robot di evolversi con i dati raccolti durante l’uso reale, giorno dopo giorno.
Accogliere un robot in casa significa anche fare i conti con nuove domande. NEO utilizza sensori, videocamere e microfoni per orientarsi e lavorare correttamente. Questo comporta inevitabili riflessioni sulla privacy e sulla gestione dei dati. Quando il robot è in modalità tele-assistenza, infatti, un operatore umano può vedere le stesse cose di NEO, almeno per il tempo necessario allo svolgimento del compito. È un aspetto che incuriosisce e preoccupa allo stesso tempo. Lo riassume perfettamente una frase che circola nei dibattiti online: “Un robot che ti aiuta è fantastico… finché non inizia a sapere troppo.”

Che piaccia o meno, NEO segna un cambiamento epocale: il passaggio dai robot industriali, rigidi e distanti, ai robot domestici, pensati per vivere tra noi. Introduce una nuova idea di casa, dove le tecnologie non solo automatizzano, ma collaborano, imparano, crescono con noi. Per alcuni sarà un aiuto indispensabile, per altri un lusso futuristico; per tutti rappresenta il simbolo di una trasformazione ormai in corso
NEO non è il robot “definitivo”, ma è una delle prime incarnazioni di quello che sarà il futuro della robotica domestica. Le prossime versioni saranno più autonome, più sicure, più economiche e più utili. Questo ci fa capire che il robot umanoide in casa non è più un sogno, né un esperimento isolato: è un percorso già iniziato. E la sensazione è che la rivoluzione non sia lontana, ma già in corso, ed essa può cambiare la vita di tutti noi e il nostro stesso approccio alla vita.





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