di Gilberto Pirovano
Tempo fa, dopo aver letto con fatica un lungo documento della scuola su DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), BES (Bisogni Educativi Speciali) e altre categorie di studenti, mi sono detto: ma un brianzolo, volendo classificare gli studenti, che categorie tassonomiche elaborerebbe? Ho impostato il lavoro in modo scientifico...
CLASSIFICAZIONE BRIANZOLA DEGLI STUDENTI
S.N.C.N. STÜDIA NÒ CAPÌS NAGÒT: trattasi di soggetti che sono refrattari a intraprendere qualsivoglia attività che abbia a che fare con la scuola. Inoltre sembrano mancare di strumenti logici atti a capire.
S.P.C.N. STÜDIA PÒC CAPÌS NAGÒT: soggetti che possono sporadicamente intraprendere attività similari allo studio ma mancano degli strumenti logici atti a collegare il poco che hanno assimilato.
S.M.C.N. STÜDIA MA CAPÌS NAGÒT: soggetti che intraprendono sistematicamente attività similari allo studio senza ottenere alcun risultato misurabile con la docimologia tradizionale.
S.P.M.C. STÜDIA PÒC MA CAPÌS: soggetti dotati di intelligenza superiore alla media che riescono ad ottenere risultati scolastici apprezzabili in modo inspiegabile per i docenti, senza un impegno sistematico nello studio.
V.D.L.S.A. VOIA DE LAURA’ SALTEM ADOSS o anche C.D.V. CÀNA DE VÉDAR: soggetti geneticamente predisposti a evitare qualsivoglia attività che preveda impegno e applicazione. Il loro motto è: “Il lavoro innanzitutto, ma innànz un bèl tòc”
S.D.S. SCIÜSCIABÀL DI STRÒLEK*: soggetti predisposti a credere a qualsiasi affermazione li colpisca nell’immaginario senza avere prove e senza verificarne le fonti. Solitamente sono anche refrattari ad accettare dimostrazioni scientifiche che non coincidano con il loro pensiero. Nel gergo moderno si potrebbero descrivere come “bevitori di fake-news”
B.B. BRÀU BAGÀJ: soggetto almeno all’apparenza serio, educato e sufficientemente impegnato nelle attività scolastiche e non. Nonostante ciò potrebbe ricadere in altre categorie come SNCN.
M.M.F. MÒL MÉ’N FÌK: soggetto senza volontà, senza nerbo, disposto all’autoindulgenza e predisposto all’insuccesso in qualsiasi attività intrapresa.
S.F.P.L.L. SALTA FÒSS PER LA LUNGA: soggetto che sopravvaluta le proprie capacità. Non prevede gli insuccessi che regolarmente ottiene imputandone a terzi la responsabilità.
B.P. BRÜTA PENÀGIA**: soggetto di sesso femminile di difficile gestione sia per il carattere particolare, di solito poco propenso al lavoro personale e/o di gruppo, sia per la predisposizione a creare problemi nelle relazioni con compagni e docenti. Un altro tratto caratteristico è la assoluta mancanza di autocritica e la tendenza ad incolpare terzi per effetti negativi di azioni proprie.
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P.S.: Nella categoria dei genitori è sempre più diffusa la MAMA BÉKA o il PAPA’ BEKÒN, genitore che, con fare aggressivo e prevaricatore (ribeccando), attribuisce i risultati negativi del/della figlio/a (SNCN o VDLSA) esclusivamente alla mancata motivazione di quest’ultimo da parte del docente.
* SCIÜSCIABÀL DI STRÒLEK: veniva definito così chi credeva alle zingare (astrologhe) che leggevano la mano predicendo il futuro.
** PENÀGIA: in italiano zangola – recipiente di legno di forma cilindrica o tronco-conica che viene utilizzata per sbattere la panna e trasformarla in burro.
Grande Gilberto! Attendo con impazienza anche una ragionata tassonomia degli insegnanti... :-)