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L'Osservatorio astronomico di Merate: un prodigio scientifico

  • Immagine del redattore: Il Foglio di Villa Greppi
    Il Foglio di Villa Greppi
  • 11 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min

di Gabriele Cassano


Se mai visitassi Merate, una cosa noteresti sicuramente: la grande cupola di legno dell’Osservatorio astronomico.


Edificio esterno dell'Osservatorio
Edificio esterno dell'Osservatorio

L’Osservatorio, oggi ancora attivo, fu finanziato e costruito dalla più antica sede astronomica di Milano, che già alla fine del XIX secolo aveva riscontrato problemi di osservazione a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’abuso della luce elettrica. Nel 1924 fu così acquistata la villa San Rocco a Merate dove 2 anni dopo venne costruito il primo telescopio della nuova sede.


Lente originale tedesca esposta in cornice
Lente originale tedesca esposta in cornice

Un fatto curioso è che lo specchio del telescopio originale non fu prodotto in Italia ma fu portato dalla Germania come riparazione dei danni di guerra per la Prima Guerra Mondiale.


Il secondo telescopio, invece, quando venne costruito era il più grande in Europa e 4° al mondo e uno dei più all’avanguardia; oggi non viene più utilizzato a scopo scientifico e di ricerca, a causa della sua obsolescenza, ma solo a scopo divulgativo.


Telescopio che osserva la luna
Telescopio che osserva la luna

Infine, il nuovo telescopio del ‘65, un riflettore Ruths, utilizza ancora oggi un sistema a due specchi progettato e brevettato dall’astronomo Laurence Cassegrain. Il primo prototipo di telescopio mai creato nella storia fu invenzione di Galileo Galilei; il suo telescopio usava una sola lente ed era efficace per l’osservazione di oggetti relativamente vicini alla Terra, mentre per oggetti più lontani era difettoso, perché maggiore è la distanza e maggiore è la rifrazione della luce, la quale provoca disturbi nelle osservazioni. Cassegrain, invece, creò nel 1910 il primo telescopio a 2 specchi che riflettono la luce in modo che non se ne verifichi la rifrazione, permettendo osservazioni più accurate. Infatti, lo specchio primario ha una forma parabolica e riflette la luce sullo specchio secondario, il quale ha invece una forma a ellisse, come una ciotola, che gli permette di concentrare l’immagine in un punto preciso dove viene catturata con strumenti elettronici.

 

Lente secondaria
Lente secondaria

La struttura è inoltre dotata di caratteristiche rare per un osservatorio, come la cupola girevole ma anche un pavimento la cui altezza può essere regolata e un’attrezzatura informatica dotata di software che permettono il puntamento automatico degli oggetti selezionati sul computer.

L’osservatorio viene aperto al pubblico il primo venerdì di ogni mese e chiunque può chiedere di effettuare una visita guidata, ma vengono organizzati anche eventi speciali in occasione di rari fenomeni astronomici. Per esempio, dal 18 settembre 2025 si festeggiano i 100 anni di astronomia in Brianza e ci sarà un evento dedicato all’astronomo Schiaparelli il 29 ottobre 2025.


Quello di Merate è un osservatorio con un passato glorioso ma che ha recentemente vissuto, proprio come il suo predecessore a Milano, il suo declino, trasformandosi in un ambiente di divulgazione e punto di interesse per gli appassionati e curiosi.

Oggi comunque è ancora riconosciuto a livello globale come uno dei più prestigiosi di tutti i tempi: “An important milestone in the historical development of telescopes”, così venne definito l’osservatorio dalla commissione internazionale ESO.

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