Erasmus+ Experiences - Avventura nella terra di smeraldo
- Il Foglio di Villa Greppi

- 15 minuti fa
- Tempo di lettura: 3 min
testo di Alessia Galbiati
foto di Arianna Maggioni

Dal 13 al 21 ottobre 2025 io e Alice Sala abbiamo avuto la possibilità di trascorrere una settimana in Irlanda grazie al progetto ERASMUS+. Oltre a noi erano presenti la professoressa Battistella e la professoressa Maggioni, che ci hanno accompagnato in questa avventura in mezzo a paesaggi bellissimi, mucche, pecore e venti un po’ troppo forti.
Noi studentesse siamo state in famiglia, mentre le professoresse hanno alloggiato vicino alla scuola che abbiamo frequentato, lo Schull Community College, nel minuscolo paesino di Schull, sperduto nell'area sudoccidentale del paese, tra mare, mucche e prati verdi a perdita d'occhio.

La scuola è molto diversa dalla nostra, ma è stato divertente vivere questa esperienza: parlare e confrontarsi con altri studenti e condividere amicizie. L'istituto è piccolo, ma dotato di una componente studentesca molto variegata, infatti abbiamo trovato altre ragazze italiane e tantissimi studenti provenienti dalla Spagna.
Leena, la signora che ci ha ospitato, è una professoressa dello Schull Community College ed è stata davvero gentile e accogliente con noi. Il primo giorno ci ha fatto fare un tour dell'edificio, mostrandoci dove si trovavano le classi (poi ci siamo perse lo stesso, perché era un vero labirinto!), e presentandoci alcuni professori. L'edificio è molto grande, ma le classi sono poco numerose: nonostante gli studenti appartengano a un'ampia fascia d'età che va dai 13 ai 19 anni, sono meno della metà di Villa Greppi! Inoltre, una caratteristica importante delle scuole irlandesi che non possiamo dimenticare è il fatto che tutti gli studenti devono portare la divisa con il logo della scuola e i professori sono molto rigidi su questa regola: ogni mattina veniva fatto un annuncio che ricordava ai docenti di controllare che tutti gli alunni la indossassero.
Per motivi organizzativi, abbiamo frequentato la scuola solo quattro giorni, infatti il venerdì ci siamo spostate a Cork, una città dall'architettura molto particolare, con le caratteristiche file di casette dai colori accesi.


Gli irlandesi sono molto gentili, soprattutto con i turisti: dato che Cork è una città con molti visitatori, le persone sono estremamente disponibili e comprensive nei confronti degli stranieri. É degno di nota ricordare che, a differenza dell’Italia, l’Irlanda è un paese bilingue con due lingue ufficiali, l’inglese e l’irlandese; l’irlandese rimane una materia di studio obbligatoria, anche se solo una piccola percentuale di persone ormai lo parla e per strada, in famiglia e nelle scuole si parla inglese.

Oltre a fare le turiste per le strade di Cork, abbiamo visitato il castello e poi il vicino paese di Cobh, facendo il pieno di cultura e di cibo locale; siamo anche andate a visitare la scogliera di Mizen Head; il viaggio è stato piuttosto lungo, ma il panorama mozzafiato meritava assolutamente l’attesa e la sopportazione del vento forte che ci ha travolte per tutto il tempo (il fatto di essere sull’oceano non ha aiutato molto).
Venti e pecore a parte, l’Irlanda mi è piaciuta molto ed è sicuramente un viaggio che rifarei. La compagnia delle professoresse e di Alice è stata fondamentale per sentirmi un po’ a casa anche in un posto lontano e poco familiare, per questo sono dell’idea che l’ERASMUS+ sia qualcosa che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita, ovviamente con destinazioni differenti ogni volta possibile!

Se vi siete persi la puntata precedente...




Commenti