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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

DALL’ESTONIA CON FURORE

di Gloria Schillaci


Recentemente sono stati nostri ospiti i ragazzi estoni, che hanno avuto la possibilità, grazie all’Erasmus+, di conoscere l’Italia e in particolare modo la nostra scuola. Lo scambio è durato una settimana, dal 12 al 19 Febbraio. Per l’occasione, collaborando con i partecipanti dello scambio, la redazione del giornalino scolastico ha voluto fare alcune domande ai ragazzi ospiti.

La prima domanda che gli è stata posta riguardava le differenze tra Italia ed Estonia, e la risposta più comune da parte dei ragazzi è stata la differenza di clima, di paesaggio, ma soprattutto la differenza tra le persone, che qui in Italia sono più amichevoli e aperte, socievoli e accoglienti, mentre in Estonia sono completamente l’opposto: sono fredde e chiuse, e tendenzialmente ognuno rimane sulle sue e non si intromette nella vita degli altri. Una risposta particolare è stata quella sulla scuola: sono rimasti sorpresi dalla struttura, ma soprattutto dal metodo scolastico adottato in Italia, che è completamente diverso da quello estone.

Alla domanda “Cosa vi è piaciuto maggiormente di questo viaggio?” la risposta più comune è stata, ovviamente, il cibo, considerato da loro stessi molto più delizioso e invogliante, che è completamente diverso da quello estone. La città che è piaciuta di più è stata Milano, per le vie del centro, per i negozi di vestiti e soprattutto il Duomo, insomma... un classico! Ma fa sempre piacere sentirselo dire. Uno dei ragazzi, tuttavia, ha apprezzato molto di più la visita sul lago di Como, riconoscendo la villa in cui è stato girato il famoso “Star Wars II: L’attacco dei cloni”. Secondo lui questo paesaggio è stupendo e lo ha lasciato senza fiato (come ha detto lui stesso), ed è ciò che si porterà dentro da questa esperienza.

Abbiamo deciso anche di rischiarcela un po’ e fare una domanda più orientata verso la politica, e, ovviamente, chiedere il loro pensiero su ciò che sta accadendo, visto e considerato che confinano con i Paesi direttamente interessati. Ovviamente per non intaccare la loro sensibilità abbiamo lasciato libera scelta di rispondere o meno, e la loro volontà di esprimere la propria opinione è ciò che mi ha colpito di più: sono stati tutti “entusiasti” di rispondere e avere voce in capitolo, e la frase che hanno detto tutti quanti è stata “PEACE AND LOVE”, criticando la società odierna e l’essere umano, che pensa solo a sé stesso, e non al collettivo (probabilmente proprio perché viviamo in un mondo capitalista, che ci fa pensare prima a noi stessi e poi agli altri). Inerente a questo hanno voluto esprimere il rapporto coi social network, affermando che per loro sono dei mezzi di comunicazione importanti, ma che non usano per sensibilizzare chi li segue, ma solamente per puro intrattenimento.

 

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