top of page
  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

VIOLENZE NEGLI USA: SONO COSÌ DISTANTI DA NOI?

di Vasco Mercatanti

L'occupazione del Congresso avvenuta il 6 gennaio a Washington da parte di alcuni sostenitori di Donald Trump ha generato numerose reazioni indignate nell'opinione pubblica e non solo. Tutti i leader mondiali, seppur usando toni ed espressioni differenti, hanno infatti condannato fermamente questa azione, definendola "un attacco alla democrazia". Personalmente non sono stupito da quanto accaduto negli Stati Uniti, infatti mi sembra l'epilogo ampiamente prevedibile di un film girato e diretto da Donald Trump in persona. Mi spiego: la campagna elettorale sostenuta nei mesi scorsi dall'ormai ex presidente degli Usa è sempre stata volta a destabilizzare l'opinione pubblica, creando una fortissima polarizzazione tra chi lo sosteneva e chi no. In occasione di un dibattito con Joe Biden, alla domanda sulle milizie estremiste che lo appoggiano (gente che sostiene la segregazione razziale e che vuole la riapertura dei campi di concentramento, per intenderci) non ha pronunciato parole di condanna, bensì ha affermato "Stand back and stand by" (state indietro e state pronti). I componenti di questi gruppi hanno preso alla lettera le dichiarazioni di "The Donald" e, in risposta a presunti (per non dire inesistenti) brogli nelle elezioni del 3 novembre, hanno agito nel modo che tutti abbiamo visto.

Quello che è accaduto a Washington deve fungere da lezione per tutti noi Europei. Nonostante le immagini di spari e violenza a cui stiamo assistendo ci sembrino molto lontane e distanti, sono più vicine di quanto crediamo. Infatti, il clima che si respira negli Stati Uniti non si discosta poi così tanto da quello europeo. Come negli Usa, anche nella stragrande maggioranza delle Nazioni europee, compresa l'Italia, è in corso un'ondata di odio sovranista assai pericolosa. La strage di Hanau in Germania (nella quale 9 persone turche sono morte per mano di un suprematista bianco) e la morte di Willy Monteiro in Italia ne sono due esempi lampanti. Inoltre, i discorsi di alcuni politici italiani e stranieri sono molto simili a quelli pronunciati da Trump, in quanto l'idea che sta alla base è la stessa: trovare un nemico e scagliarsi contro di lui fino all'esaurimento (che siano gli immigrati, l'Unione Europea o "la sinistra").

In questi giorni abbiamo sotto gli occhi le conseguenze estreme di questo linguaggio politico che, se cavalcato in maniera sbagliata e violenta, può mettere in pericolo il bene più grande che abbiamo: la democrazia.

72 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page