di Gabriella Montali
Teresa Bonfanti, la vicepreside storica del Greppi, prima che il suo posto fosse coperto da Ivano Sala, ci ha lasciato l’11 agosto 2023, senza quasi che ce ne accorgessimo. Sempre discreta e gentile con tutti/e, non ha voluto far saper della sua grave malattia a nessuno, neppure agli amici e alle amiche più stretti/e, dedicandosi fino all’ultimo alla sua famiglia e ai suoi impegni, trascurando i sintomi fisici che mese dopo mese si erano fatti più evidenti. Teresa era fatta così: sia nella sua veste di insegnante, sia in quella di vicepreside era sempre stata un’indefessa lavoratrice che non si dava tregua finché non era riuscita a fare al meglio quanto ci si aspettava da lei: tutti noi insegnanti ci ricordiamo la sua porta chiusa quando concepiva e perfezionava per settimane il nostro complicatissimo orario, cercando di venire incontro alle esigenze di tutti. E non si lamentava mai!
Nonostante la fatica, era sempre sorridente, anche se stanca. Le bastava una piccola pausa all’aperto, fumando la sua immancabile sigaretta, per recuperare le energie e andare avanti. Tuttavia, Teresa non era solo un’abile organizzatrice che usava la matematica ovunque per risolvere i problemi; era anche una grande ascoltatrice. Quanti studenti andavano da lei per un consiglio oppure venivano convocati per avere una parola di conforto!
Teresa era una persona splendida e per questo rara: faceva tantissimo, ma sempre rimanendo in disparte, quasi che non volesse che ci disturbassimo a dirle grazie.
Eppure, la stima e l’ammirazione per te di chi ti ha conosciuto e ha lavorato fianco a fianco con te per tanti anni, non poteva mancare nel giorno della tua dipartita: nonostante fosse agosto, la chiesa era piena di persone che ti hanno voluto bene e che non potevano esimersi dal darti un ultimo saluto.
Grazie di tutto, cara Teresa.
Comments