di Chiara Messina
Sogna, ragazzo, sogna: questo cantava Manuel, pieno di gioia, alla sua classe; ed è un paradosso pensare che proprio una persona solare, energica ed amante della vita come lui non abbia più la possibilità di spaziare con la mente sul suo futuro e su ciò che esso aveva in serbo.
Manuel era un ragazzo di 18 anni, frequentava l’istituto Greppi e quest’anno sarebbe stato il suo ultimo in nostra compagnia. Il suo sorriso si è spento il 13 di agosto, durante una gita con il suo gruppo di scout di Vimercate a Camogli. Si trattava della prima gita di durata più lunga per Manuel dopo il lock-down, e il bagno nella cittadina ligure rappresentava l’ultima tappa prima del rientro a casa. Manuel soffriva di “crisi di assenza”, che provocavano in lui perdite di coscienza, talvolta anche di qualche minuto, e che venivano innescate anche dall’acqua alta.
«Quando mi ha chiamato la Capitaneria di porto ho perfino fatto fatica a collegare la parola mare con il nome di mio figlio”. Queste sono le parole della mamma, Fara: lei e il papà di Manuel più volte avevano avvertito il gruppo scout con cui viaggiava di vietare al ragazzo di nuotare nell’acqua profonda… Purtroppo qualcosa è andato storto e oggi Manuel non è più qui con noi.
A dare l’annuncio alla classe sono state le due rappresentanti, che erano state precedentemente informate dal professore di italiano Antonio Pellegrino. Oggi, più di quando è successo, sono increduli, non riescono ancora ad accettare che una tragedia come questa sia capitata ad un ragazzo così ottimista, buono e sinceramente affettuoso, che metteva il cuore in tutto ciò che faceva e che affrontava qualsiasi difficoltà sempre con un atteggiamento di entusiasmo nei confronti della vita. Non è possibile dimenticare una persona con tale spirito, e per poterlo sentire sempre vicino, la classe, con la collaborazione dei professori, ha organizzato una raccolta fondi per realizzare qualcosa che potesse lasciare il segno, un fantastico murales, proprio di fianco alla loro aula, in modo da permettere di salutarlo ogni mattina e di colmare il vuoto di quel banco in prima fila. Il murales rappresenta in tutto e per tutto Manuel: l’immagine è dominata da un leone, simbolo di forza, di positività e di solarità, che richiama l’amore del ragazzo per il cartone animato della Disney, il re Leone. Lo sfondo azzurro con nuvole bianche riporta senza dubbi ai colori della città che lui amava, Napoli, illuminata da un sole raggiante sopra al quale è stata incisa una dedica, “a Manuel”. Come non aggiungere, poi, la frase “sogna, ragazzo, sogna”, che oltre a rimandare il pensiero a questo ragazzo speciale, deve incitare tutti noi a non smettere di sognare e di fantasticare sul nostro futuro, perché non esiste nulla di più bello: questo era il profondo messaggio trasmesso da Manuel a tutti coloro che gli stavano accanto.
Oltre a questo pensiero simbolico, nella scuola fiorisce oggi una pianta di osmanthus, con un colore forte, acceso e brillante e con fioriture frequenti e profumatissime: possiamo intenderla come l’allegoria dello spirito vivace di Manuel, che continuerà ad animare le nostre giornate.
Grazie Manuel per averci insegnato a non dare niente per scontato e a non perderci mai d’animo.
Continua a sognare ragazzo.
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