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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

SICILIA FOR EVER

di Camilla Ciliesa


Un’improvvisa eruzione dell’Etna, difficoltà organizzative, brutto tempo… nulla di tutto ciò è riuscito a fermare i venticinque studenti della 5LA e i docenti Claudia Molteni e Francesco Bonfanti, che, il 22 maggio, sono riusciti ad arrivare nell’amata terra di Sicilia.

Dopo un atterraggio ben riuscito (con imbarazzante applauso conclusivo), il mattino del primo giorno è stato dedicato alla visita di Catania, con il suo centro storico tanto bello quanto trascurato; il pomeriggio è stato allietato da una sosta al mare e molti studenti sono stati così coraggiosi da tuffarsi in un mare non propriamente caldo, ma il divertimento non è mancato!

La sera, invece, il paesaggio notturno dell’isola di Ortigia è stato protagonista, con le sue strade silenziose, gli incantevoli monumenti illuminati, la scoperta di un luogo tanto antico quanto affascinante.

Nei due giorni seguenti sono state rilevanti le visite al parco archeologico, dove si trova l’immenso orecchio di Dionisio, al castello di Maniace e al museo archeologico. Le esperienze più significative sono state, senza alcun dubbio, le rappresentazioni delle due tragedie “Prometeo Incatenato” e “Medea” tenutesi al teatro greco di Siracusa.

Anita, Elisa, Arianna e Giulia, in particolare, dicono di essere rimaste colpite dalle narrazioni, dalle scenografie e dall’impeccabile e coinvolgente recitazione degli attori. In effetti lo spazio teatrale è già affascinante di per sé, ma le incredibili installazioni sceniche, in particolare quella del Prometeo, amplificano la magia delle storie, diventano lo spazio narrativo nel quale la potenza della recitazione coinvolge ed emoziona.

Il soggiorno si è concluso con la visita alle città di Modica e Noto, dove la classe ha avuto il privilegio di essere guidata dall’inestimabile passione e sapienza dell’ex professore di italiano Lorenzo Zumbo. La sua presenza ha reso molto felici gli studenti, ad esempio Giorgia ed Elena, che desideravano da tempo visitare la sua città d’infanzia.

Il viaggio è stato molto apprezzato dai ragazzi, che concordano nel definirlo il miglior modo per terminare i cinque anni di liceo. Questa iniziativa ha permesso di trascorrere insieme gli ultimi momenti dell’anno scolastico, rafforzare ancor più i legami e conoscere lati di compagni e professori che fino a quel momento erano rimasti nascosti. Molti hanno ritenuto equilibrata la divisione tra i momenti destinati alla cultura e quelli destinati al tempo libero. Le condizioni metereologiche hanno fatto la propria parte e garantito splendide giornate di sole, che rendevano tutto più bello ma allo stesso tempo più faticoso. Dopo tanto caldo, infatti, non è potuto mancare un aperitivo per festeggiare tutti insieme. Come dice Arianna, “è stato stancante, ma ne è valsa la pena!”.

L’aspetto più gradito dell’isola è stato sicuramente il cibo, molto gustoso e invitante. L’enorme quantità di arancini, cannoli, paste alla norma, paste al pesto e focacce ripiene è stata sicuramente smaltita con i chilometri percorsi a piedi.

La componente meno gradita è stata invece l’hotel: lontano da Siracusa, cibo pessimo ma belle camere. Ma, come era solito dire il prof. Bonfanti, “who cares!”. Gli studenti quindi non si sono persi d’animo e si sono goduti a pieno l’esperienza, nonostante qualche piccolo inconveniente sempre presente nei viaggi.

Questo dunque per la 5^LA è stato l’ultimo viaggio, che ha chiuso in bellezza gli anni del liceo con una meta che la classe aspettava di visitare dalla prima superiore.




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