di Gabriele Piazzi
Salmo è tornato e lo ha fatto in gran stile! “Playlist” esce dopo un lavoro di promozione di altissimo livello creativo; difatti il rapper per pubblicizzare il progetto ha fatto di tutto: dai semplici indovinelli sui social fino ad arrivare a cantare i brani in piazza Duomo vestito da clochard, senza dimenticare la pubblicazione di uno spoiler su un noto sito hard. Ma parlando del disco in sé, il rapper sardo ha un verso per criticare tutto e tutti: dalla politica alla musica moderna, passando per gli adolescenti di oggi fino alla critica alla situazione attuale italiana. Di quest’ultima tesi Salmo ci dedica un’intera canzone intitolata “90 min.”, singolo che aveva già preceduto l’uscita del disco; in questo brano il rapper se la prende soprattutto con le nuove generazioni in balia delle mode di oggi. L’artista rincara la dose sulle nuove generazioni di cantanti trap, che ostentano sempre la loro ricchezza e sembrano pensare più all’estetica che alla musica, nel brano “Dispovery Channel” che vanta la collaborazione di Nitro.
Ma non si ferma qui! Il rapper della Gallura mette in evidenza nel brano “Stai Zitto” come, da quando è diventato famoso, la sua vita sia cambiata e su come sia diventato un bersaglio per ogni sua azione; sia che questa sia una lamentela allo Stato o che sia la scelta di andare in giro per la città in bicicletta; ad aiutarlo in questo brano è presente il featuring di Fabri Fibra.
Come ogni persona umana Salmo dà dimostrazione di non avere solo rabbia nel cuore; anzi inserisce nell’album singoli molto più profondi come “Lunedì” o “Sparare alla Luna” e lascia anche spazio ad un inno d’amore dedicato all’amata Greta dal titolo “Il Cielo nella Stanza”. Insomma questo progetto, come ogni progetto di Salmo, non va preso per nulla sottogamba, ma anzi va ascoltato attentamente in maniera da captare correttamente tutte i messaggi lanciati dall’autore. Citando Salmo, nel brano “PXM”: Non sono il nuovo che avanza, sono il vecchio che si riconferma!