di Alessandra Mauri
“Grande è la tentazione di vedere in loro la causa di tutto ciò che è mutato intorno a noi, quando essi ne sono soltanto un sintomo”
Citazione dal libro Da stranieri a cittadini di Milena Santerini.
Milano Welcome Centre è il nuovo centro, inaugurato lo scorso 27 novembre, che rappresenta una risposta concreta alle sfide dell’immigrazione. Non si tratta di un centro di accoglienza ma di un centro di servizi, un luogo di ascolto che offre orientamento, supporto e servizi a persone e famiglie migranti e rifugiate, dando priorità a quelle neo-arrivate a Milano.
Si tratta di una struttura gratuita nata con lo scopo di rendere più facile la vita agli stranieri che necessitano di informazioni sul funzionamento del sistema di accoglienza locale e nazionale e sulla gestione delle pratiche riguardanti i visti d’ingresso, la cittadinanza, i permessi di soggiorno, il ricongiungimento familiare, l’apprendimento della lingua italiana e l’orientamento alla formazione e al lavoro. Questo centro sarà quindi il punto unico di accesso ai servizi per i migranti appena arrivati in città e i titolari di protezione internazionale, temporanea o speciale.
Stiamo parlando di un immobile comunale di duemila metri quadrati, completamente ristrutturato grazie a un finanziamento europeo del PON Città Metropolitane, che ospita circa sessanta lavoratori, tra mediatori linguistico-culturali, assistenti sociali, consulenti giuridici, psicologi, educatori, tutor di italiano e figure amministrative. I servizi offerti sono finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Ministero dell’Interno.
Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato: “Quando parliamo di persone migranti e rifugiate, la chiave per l’inclusione sta in percorsi di integrazione di qualità che, tenendo conto delle differenze culturali e di provenienza, siano costruiti in modo da accompagnare la persona o il nucleo familiare verso una reale autonomia. Rendere più facile l’accesso ai servizi concentrandoli in un unico luogo è il primo passo in questa direzione, perché aiuta chi è appena arrivato in città, e ha difficoltà legate a barriere linguistico-culturali o a percorsi di migrazione forzata a causa di conflitti, persecuzioni e crisi umanitarie, a ottenere le risposte ai suoi bisogni nel minor tempo possibile. Il Milano Welcome Center ha proprio questo compito. Siamo orgogliosi di essere tra i primi in Italia ad aver adottato un approccio di questo tipo”.
Il centro dispone di un front office multilingue a cui ci si può rivolgere, anche senza appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, ma è contattabile anche tramite mail o chiamando da lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 18.
Con il supporto dei mediatori linguistici e culturali che parlano diverse lingue (arabo, bengalese, cinese, cingalese, inglese, francese, spagnolo, russo, ucraino, filippino) sarà possibile fare una prima valutazione del bisogno per poi indirizzare la persona o il nucleo familiare verso i servizi specialistici. Anche l’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, sarà presente sia per svolgere i test del DNA utili per completare le procedure di ricongiungimento familiare in Italia sia per effettuare i colloqui eventualmente necessari per attivare, quando richiesto dal migrante, un progetto di ritorno volontario al proprio Paese di origine. Il centro ha avviato, inoltre, una serie di collaborazioni con le altre istituzioni coinvolte nei percorsi di integrazione dei migranti per poter indirizzare le persone verso gli uffici competenti, nel caso in cui la risposta al bisogno non sia disponibile all’interno della struttura.
"L’apertura del Milano Welcome Center rappresenta un passo significativo verso un modello di accoglienza e integrazione che mette al centro le persone e i loro bisogni. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali e Terzo settore (Amapola, Spazio Aperto Servizi, Farsi Prossimo, Progetto Integrazione) … dimostra come sia possibile costruire un sistema di accoglienza che rispetti la dignità e i diritti delle persone rifugiate, promuovendo al tempo stesso coesione sociale e opportunità per tutti”.
Nel 2023 gli uffici comunali che si occupano di assistere i neoarrivati in città e i titolari di protezione internazionale hanno incontrato complessivamente oltre 4.100 persone. Tra le nazionalità maggiormente rappresentate troviamo quelle egiziana, cinese e peruviana. Invece i servizi di accoglienza di secondo livello dedicati ai titolari di protezione internazionale nel corso dell’anno passato hanno preso in carico persone prevalentemente di nazionalità nigeriana, pakistana, bengalese e maliana. Milano Welcome Centre punta a migliorare ulteriormente questi risultati, rappresentando un passo avanti significativo per l’integrazione e l’autonomia dei nuovi cittadini. Sarà una vera e propria bussola per gli stranieri in città.
Milano è una città cosmopolita con una vasta popolazione proveniente dai più diversi Paesi. Storicamente, ha sempre rappresentato un ponte che unisce l’Italia con l’Europa e il mondo intero. La vita è fatta di piccole e grandi esigenze, di problemi da risolvere, di responsabilità verso i nostri cari, di necessità quotidiane e di periodi molto complicati. Il Comune di Milano mette a disposizione una gamma completa di servizi per aiutare a svolgere questi compiti quotidiani. La città di Milano ribadisce il proprio impegno per una società più equa e solidale, dove l’inclusione è la chiave per superare la marginalità e costruire un futuro in cui ogni persona possa trovare il proprio posto. Un progetto che unisce servizi, comunità e valori, mostrando che l’accoglienza non è solo un gesto, ma un atto di giustizia sociale.
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