di Riccardo Porta
Il prossimo 23 novembre uscirà su Netflix il nuovissimo progetto dell’acclamato regista Tim Burton, “Wednesday” (tradotto in italiano “Mercoledì”). Si tratta di una serie tv in otto episodi incentrata sulla giovane e cupa ragazzina membro della Famiglia Addams, interpretata per l’occasione da Jenna Ortega, attrice molto popolare tra la generazione Z. Tra gli altri interpreti, troviamo Catherine Zeta Jones nei panni di Morticia, mamma della protagonista, e Luis Guzmán in quelli del padre dell’iconica famiglia.
Nella serie, la giovane Mercoledì deve adattarsi a una nuova scuola, la Nevermore Academy, dove farà nuove conoscenze, risolverà misteri e vivrà avventure spaventose. Come confermato dal regista, per la prima volta Mercoledì dovrà superare le difficoltà da sola, facendo anche i conti con le problematiche di tutti noi adolescenti. Nelle precedenti versioni, infatti, il personaggio è stato spesso trattato come una bambina, mentre ora dovrà riuscire ad avere buoni voti, andare d’accordo con la propria famiglia e integrarsi tra i compagni, del tutto diversi da lei.
Burton, maestro del dark fantasy, ha ideato, scritto e prodotto l’intera serie ed è il regista dei primi quattro episodi. Tra i suoi fan vi è molta eccitazione per l’uscita della serie, essendo egli assente dalle scene dal 2019, anno di uscita del suo live action “Dumbo”, che aveva deluso le aspettative. Inoltre, il progetto rappresenta la vera entrata del regista nel mondo delle serie tv, che sta ormai quasi superando quello del cinema.
Il personaggio di Mercoledì e, in generale, tutti i membri della famiglia Addams, per il loro carattere dark, rispecchiano molto Burton. Il nome del regista viene infatti, fin dai suoi esordi, associato a uno specifico stile di cinema, a cui è addirittura stato attribuito il nome di “burtonesque”. Le sue ambientazioni sono contraddistinte da una geometrie schematiche e dall’uso del grigio, accostato però a tonalità pastello, che danno un effetto freddo, e allo stesso tempo irreale. Nei suoi film, dai costumi alle scenografie, si respira un’aria gotica che in molti hanno cercato di imitare, ma in pochissimi ce l’hanno fatta. Dalla fine degli anni ’80, quando ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema, Burton ha realizzato molti grandi capolavori: “Beetlejuice”, “Batman”, “Edward mani di forbice”, “La fabbrica di cioccolato” sono solo alcuni dei suoi cult che hanno fatto la storia. Il regista è sempre stato molto attivo anche sul piano dell’animazione, promuovendo la tecnica dello stop motion (consiste nello scattare foto ai veri modellini dei personaggi e poi creare l’animazione nel montaggio del film) in film come “La sposa cadavere” (2005) o “Frankenweenie” (2012).
Solo negli ultimi anni, dal 2010 in poi, Tim Burton ha realizzato film al di sotto dei suoi standard, che hanno deluso i suoi fan: parliamo del già citato “Dumbo” (2019), di “Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali” (2016) e di “Alice in Wonderland” (2010). Ora, con Mercoledì, speriamo di assistere a un nuovo successo. Per saperlo dovremo solo attendere (non manca molto ormai) e guardare la serie Netflix, augurandoci la rinascita del grande maestro.
Jenna Ortega nei panni di Mercoledì Addams
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