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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Letture manzoniane a Villa Greppi

Aggiornamento: 15 dic 2023

di Hiba Founoun



Il 6 dicembre a Villa Greppi si è commemorato il 150° anniversario della morte del grande scrittore, poeta e drammaturgo Alessandro Manzoni. Il noto autore del romanzo storico “Promessi Sposi”, una delle opere più famose della letteratura italiana ma sopratutto di notevole importanza per il nostro territorio brianzolo. Le vicende di Renzo e Lucia, che ci hanno accompagnato fra banchi delle medie e di nuovo in quelli di seconda liceo, sono infatti ambientate in un borgo della cittadina di Lecco, proprio vicino a noi.

La commissione cultura si è impegnata nel progetto Letture manzoniane per ben due mesi. I docenti organizzatori (Francesca Corbetta, Francesca Maggioni, Francesco Bonfanti e Claudio Scaccabarozzi) si sono riuniti, infatti, per la prima volta il 6 ottobre, successivamente una volta alla settimana per riunioni di aggiornamento e organizzazione dell’evento. Il fine del progetto era senza dubbio ricordare il grande Alessandro Manzoni, dando voce direttamente alle sue parole, ma sopratutto coinvolgere il più largo numero di docenti e studenti con una lettura a più voci, capace di rendere l’atmosfera del racconto, e creare un clima trascinante, in grado di mantenere noi studenti ascoltatori più coinvolti e attenti alla lettura di uno dei più grandi caposaldi della letteratura italiana. 

Le letture sono state svolte oltre che dai docenti, anche da studentesse e studenti che hanno offerto la propria disponibilità.

Gli insegnanti organizzatori si sono focalizzati soprattutto sulla sensibilità di ciascuna classe alla quale adeguare i corrispettivi estratti dell’opera. Si è dato il via alle letture con l’incipit del romanzo e l’incontro di don Abbondio con i bravi alle classi prime; le classi seconde hanno ascoltato l’episodio dello scontro tra padre Cristoforo e don Rodrigo e il momento del matrimonio “a sorpresa”; le classi terze hanno ascoltato la lettura del voto di Lucia e l’incontro con l’Innominato; successivamente è stata letta alle classi quarte la storia di Gertrude, la monaca di Monza; infine, le classi quinte hanno ascoltato tre passi: l’episodio sull’incubo e la scoperta del “sozzo bubbone” da parte di Don Rodrigo, uno degli episodi più toccanti, cioè quello della madre di Cecilia, e infine quello di Renzo sul carro dei monatti, a Milano.  

“La speranza è quella che gli studenti e i docenti della scuola abbiano potuto apprezzare l’evento, riscoprendo ancora una volta la bellezza di questo romanzo, che è in grado di farci addentrare nei meandri dell'animo umano, nel guazzabuglio del cuore umano” dice la professoressa di lettere Francesca Corbetta. 

Così a Villa Greppi, io e tanti altri studenti, abbiamo omaggiato Alessandro Manzoni, l’uomo che ha segnato la nostra cultura e la nostra letteratura. Abbiamo avuto tutti modo, specialmente coloro coinvolti nelle letture, di immedesimarci nei panni dei personaggi. Siamo riusciti tramite le letture manzoniane a provare gli stessi stati d’animo dei protagonisti del racconto, dalla spietatezza e la paura dell’Innominato, al dolore e il rimorso di Gertrude. Le letture ci hanno permesso di riflettere sul valore del messaggio morale che le opere possono avere e di come un uomo come Manzoni ci abbia lasciato un significativo tesoro di saperi e insegnamenti da ricordare sempre.

 

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