di Gloria Schillaci
È stata una serata movimentata quella del 9 ottobre per la CGIL romana. Il sindacato della capitale è stato preso d’assalto da un gruppo di anti-greenpass, di no-vax e di neo-fascisti, il tutto capeggiato dai maggiori esponenti del movimento fascista di Forza Nuova. Non è stato il primo assedio quello tenutosi nella capitale, questa volta però è finito con 12 manifestanti in manette a cui è poi seguita la tempestiva richiesta di chiusura del sito di Forza Nuova. Il segretario della CGIL romana ha così dichiarato: “E’ stato un attacco di squadrismo fascista alla democrazia e al mondo del lavoro”.
Tra i 12 arrestati vi sono gli esponenti neo-fascisti Roberto Fiore e Giuliano Castellino, entrambi noti alla legge e il primo dei quali è stato condannato senza aver mai scontato alcuna pena.
Emanuele Fiano, durante un’intervista, ha dichiarato di voler presentare una mozione alla camera dei deputati per chiedere l’immediato scioglimento di Forza Nuova e di tutti i partiti che si sono dichiarati fascisti; si unisce anche Roberto Gualtieri alla richiesta presentata dal collega, mentre invece Nicola Zingaretti chiede l’inserimento dei valori antifascisti all’interno dello statuto della regione Lazio.
Immediata è la solidarietà arrivata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni al sindacato di Roma e alle forze dell’ordine, che sono subito intervenute per placare la protesta che era sfociata in atti di violenza e di disordine all’interno della struttura.
È ovviamente noto a tutti ciò che il fascismo ha provocato in Italia prima e durante la seconda guerra mondiale, per evitare che una qualcosa di simile potesse accadere di nuovo è stata promulgata nel 1952 la legge Scelba, una legge in cui viene attuata la XII disposizione transitoria e finale presente nella Costituzione Italiana, che così cita: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.»
Anche nell’articolo 1 della Costituzione Italiana troviamo scritto qualcosa di simile, esso infatti sottintende che qualsiasi altra forma di governo, oltre a quello democratico, è severamente proibito. Inoltre l’articolo 21 della Costituzione dice invece che ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero con qualsiasi mezzo di diffusione purché non leda la libertà altrui.
La violenza non è mai giustificabile, distruggere la sede della CGIL, sindacato dei lavoratori, espressione della nostra democrazia, è deprecabile e non è tollerabile. La legge tutela la democrazia stessa e deve perseguire chi la minaccia. Esprimere la propria idea in una protesta (ad esempio i no-vax o gli anti-greenpass) è legittimo, purché sia fatto pacificamente.
Comments