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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Il vestito che ti rende invisibile

di Giacomo Colin


Negli Stati Uniti al momento sono presenti più di 85 milioni di telecamere di sorveglianza, il che significa una media di una telecamera per ogni quattro persone. A livello globale, si stima che ci siano oltre un miliardo di telecamere di sicurezza operative. Tutte queste telecamere ci osservano, ci tracciano e ci inglobano come semplici dati, spesso senza che ce ne rendiamo conto. E se potessimo reagire? Resistere all'incessante scansione digitale alla quale siamo sottoposti ogni giorno? La chiave per proteggere la nostra identità potrebbe nascondersi proprio nel nostro guardaroba.

Alcune persone gradirebbero non essere costantemente al centro dell'attenzione, come Paris Hilton, una celebrità ricca e famosa che ha recentemente fatto notizia con la sua nuova sciarpa davvero unica. Questa non è solo una sciarpa alla moda, ma un vero e proprio strumento contro la fotografia indesiderata. Come funziona? I motivi sulla sciarpa sono realizzati con lo stesso materiale riflettente utilizzato per la maggior parte dei cartelli stradali.

Questi segnali sono progettati per essere ben illuminati al buio, catturando e riflettendo il massimo di luce possibile per i guidatori. Questo materiale è fantastico quando si tratta di sicurezza stradale, ma assolutamente terribile per lenti delle telecamere, infatti sulle strade, quando i fari colpiscono un segnale di stop, esso si illumina come una lampadina; tuttavia, applicato a un indumento, il risultato è che la lente della telecamera vede una sciarpa luminosa che copre tutto il resto nell'inquadratura, soprattutto il volto di chi la indossa.

In un'epoca di sovraesposizione, questo tipo di abbigliamento fornisce un livello base di protezione contro l'assalto delle telecamere che cercano di catturare il tuo volto.

Ma quanto lontano possiamo spingere questa idea? Gli abiti possono davvero competere con i computer? Uno dei vestiti che mi ha colpito maggiormente è una giacca che presenta un motivo decorativo fatto con numerose targhe di automobili. Questo capo dovrebbe ingannare e trarre in inganno le molteplici telecamere, facendo credere loro che stanno inquadrando targhe reali, anche se in realtà non riescono ad ottenere letture pulite del soggetto. La giacca proviene dalla marca “Adversarial Fashion”, il cui obiettivo è di sfidare le nuove tecnologie all’avanguardia. Ma funziona davvero questa idea? Si, funziona davvero. Si possono trovare numerosi video dove questi indumenti vengono testati.

Qualche giorno fa, ho visto uno di questi video. Una persona, indossando la giacca in questione e tenendo in mano una vera targa di una macchina, mise alla prova l’indumento. Il risultato? Il sistema non ha rilevato la targa reale affatto. Sembra che la giacca avesse davvero ingannato la telecamera al punto che non riusciva a identificare la targa vera dalle false quando era inquadrata. Ovviamente, quella era solo una prova casuale, ma sembra che l'abbigliamento anti-IA possa avere un effetto reale nella confusione delle telecamere di sorveglianza e delle tecnologie di riconoscimento facciale.


Ecco una domanda per te: quanto siamo disposti a spingere i limiti della tecnologia per proteggere la nostra privacy? L'abbigliamento che sfida le telecamere e l'AI rappresenta una soluzione intrigante, ma presenta anche sfide e questioni etiche. Mentre ci immergiamo sempre di più in un mondo in cui la tecnologia può scrutare ogni angolo della nostra vita, la discussione sulla privacy e sulle misure per proteggerla diventa sempre più urgente. Forse, in futuro, troveremo un equilibrio tra il desiderio di privacy e la necessità di sicurezza. Nel frattempo, i capi d'abbigliamento che ingannano le telecamere ci offrono almeno una piccola protezione contro gli occhi invadenti della tecnologia. Resta da vedere come questa tendenza evolverà nel tempo e quali saranno le sue implicazioni per la nostra società sempre più connessa. La tecnologia e la moda stanno sicuramente convergendo in modi innovativi e sorprendenti, e ciò promette un futuro interessante per il mondo dell'abbigliamento e della privacy digitale.

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