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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Il ddl zan affossato, ci risiamo.

di Gloria Schillaci


Ci risiamo: il ddl Zan è stato affossato, questa volta non si sa quando la legge potrà essere ripresentata in Parlamento. Il voto alla tagliola sulla legge Zan è avvenuto in forma anonima, i parlamentari totali erano 288, hanno votato contro 154, mentre a favore della legge sono stati 131, 2 astenuti.

Siamo ai limiti dell’assurdo, siamo uno dei pochi Paesi europei che ancora non ha una legge contro l’omotransfobia; nel 2021 l'Italia, un Paese evoluto su molti fronti, ha scelto ancora di rimanere indifferente di fronte ad una legge così importante.

Ma quale è la colpa delle persone a cui era rivolta questa legge? Amare una persona dello stesso sesso.

Nel 2021 l'Italia ha scelto di schierarsi con i bulli, con gli omofobi, coi transfobici, ha scelto di tutelare chi il male lo fa, invece che chi lo subisce. Mi chiedo: siamo un Paese civile nel senso moderno del termine?

È 25 anni che si cerca di far approvare una legge che tuteli la comunità Lgbt ed è da altrettanti anni che questa legge viene ostacolata dai conservatori.


Purtroppo non è bastato affossare la legge, ciò che ha colpito negativamente sono state anche le urla da circo e da stadio nel Palramento, insieme ad applausi e festeggiamenti da parte dei contrari al ddL Zan una volta saputo l’esito, atteggiamenti poco professionali visti da tutti alla televisione. Ora sorge spontanea una domanda: siamo al circo o in una sede ufficiale in cui si discute di una legge che tratta di diritti umani, diritti civili, che devono essere garantiti secondo l'articolo 2 della Costituzione Italiana?

L’Italia è un Paese che progredisce su molti fronti (scientifico, sportivo, ecologico, …), tutti certamente importanti, ma è concepibile che nel contempo regredisce ogni giorno di più su fronti dei diritti umani? Vogliamo davvero che il nostro Paese sia governato da persone che esultano sapendo di aver escluso e ghettizzato tantissimi adolescenti? Io dico di no.

Avremmo bisogno di persone che hanno più cura dell’interesse comune, più che di quello del proprio partito, avremmo bisogno di politici che tutelino di tutti i cittadini, perché è questo che significa essere politico.

Personalmente sono arrabbiata per l'accaduto, sono amareggiata perché io, come tantissimi altri adolescenti, avevo sperato che questa volta sarebbe passata, che la comunità Lgbt avrebbe avuto finalmente una tutela, che sarebbero finalmente stati protetti dalla legge, che sarebbero potuti finalmente uscire di casa mano nella mano con il proprio partner sapendo di essere protetti. Ci avevamo sperato.

Però noi non ci arrenderemo, protesteremo e faremo sentire le nostre voci perché non c’è differenza tra omosessuali ed eterosessuali, a tutti devono essere garantiti i diritti e nessuno di noi si fermerà finché giustizia non verrà fatta.


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