top of page
Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

IL CASO SAN SIRO: è giusto demolirlo?

di Edoardo Gatti


L'ipotesi del nuovo stadio di Milano chiamato "la Cattedrale"

San Siro. La Scala del calcio, e non solo. Sorge imponente in quel di Milano, nella sua affascinante essenza, nella sua grandezza. Un simbolo, nella sua interezza. Da qui sono passati i migliori di tutti, che sia con un pallone tra i piedi o con un microfono in mano, mentre il mondo ci guardava da vicino e ammirava da lontano la bellezza di un monumento che profuma di storia, direi unico nel suo genere per ciò che rappresenta per la città di Milano e, in generale, per il nostro Paese. E per ciò che rappresenterà, nel cuore dei romantici, anche se dovesse essere demolito, come si mormora oramai da tempo. È questo infatti il dibattito che ha diviso l’opinione pubblica, tra chi non può e non vuole immaginare una Milano senza San Siro e tra chi crede che la scelta giusta sia privarsi di tale patrimonio. Anche se una cosa è certa: 120 anni di storia non si potranno mai demolire.

Il problema nasce dalla chiara volontà da parte di Inter e Milan di avere uno stadio che sia di loro proprietà e non a carico del Comune, perché porterebbe nelle loro casse molti più introiti ed aumenterebbe di netto i ricavi (secondo Calcio e Finanza, fino a 120 milioni di euro) rispetto a quelli che riesce a produrre l’attuale San Siro. Che, come sottolineato a più riprese dai dirigenti delle due società, non si può ristrutturare, perché dopo le dovute analisi del caso, presenterebbe dei deficit strutturali abbastanza evidenti. Dunque, non c’è nemmeno la volontà di mettersi al tavolo con il Comune di Milano per trattarne l’acquisto, perché non sarebbe redditizio. Decisamente di più sarebbe costruirne uno nuovo e, infatti, le due società sono d’accordo sul fatto che questo progetto di rifacimento della Scala del calcio sia necessario, per uno stadio moderno, sicuro, sostenibile.

Le sempre articolate e complesse procedure burocratiche da sbrigare allungano come al solito i tempi e non permettono di avere una chiara visione del progetto, anche se un’idea concreta c’è già, sulla quale anche il sindaco di Milano Sala si è dichiarato ottimista, in attesa dell’esito del dibattito pubblico datato 18 novembre. Il nuovo impianto si chiamerebbe ‘La Cattedrale’’, per cui è stata presa in considerazione un’ampia area a Sesto San Giovanni. Si aspetta solo il via libera, con i lavori che inizierebbero nel 2024.

San Siro a Milano

E San Siro? La strada che si vuole percorrere è quella della demolizione, con inizio previsto per il 2027 (dopo la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026) e con il termine del lavoro stimato entro il 2030. Una delle dure verità del caso è il fatto che tenere un impianto inutilizzato, con quello che costa, non gioverebbe a nessuno. San Siro sarebbe completamente abbandonato a sé stesso. Fa male sentire questo, e in effetti immaginarsi una Milano senza uno dei suoi monumenti più rappresentativi è pressoché impossibile. Ma al momento, non c’è l’intenzione di conservarne la funzionalità e l’identità, oppure di pensare una funzione diversa di utilizzo. Di lui, alla fine di tutto, rimarrebbero solo i ricordi più belli. Almeno loro non si possono cancellare.

48 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page