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  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

FERRAGNEZ E CONTE: UN’ALLEANZA PREZIOSA

di Letizia Sala


Aiutatemi a convincere gli Italiani a indossare la mascherina”. Sono queste le parole che il premier Conte ha rivolto a Chiara Ferragni e Fedez settimana scorsa e che, negli scorsi giorni, hanno scatenato un vero e proprio polverone mediatico. All’appello i due influencer hanno risposto con una serie di Instagram Stories mirate alla sensibilizzazione riguardo l’uso della mascherina. É partito così il tornado di opinioni pubbliche che ha investito il premier e i due influencer: da profili anonimi che ormai insultano per inerzia, a negazionisti del Covid, a indignati in generale, nessuno si è tirato indietro al momento di criticare. Persino l’opposizione ha “lanciato frecciatine”, rimproverando Conte di aver dedicato più tempo ai Ferragnez che alla mediazione politica. Insomma, questa è stata la ricompensa per aver cercato di fare una buona azione, perchè di questo si tratta.

Possiamo non essere d’accordo con le decisioni del premier su tanti aspetti, ma coinvolgere i Ferragnez è stata una mossa saggia, pochi altri politici avrebbero avuto lo stesso coraggio di Conte. Intanto, pur essendo un uomo di 56 anni, si è immedesimato in noi giovani e ha capito che, in fondo, non siamo poi così interessati alla politica, e che quindi tendiamo a badare più alle parole di due come i Ferragnez, che a quelle di un ministro. E poi, soprattutto, ha osato. E questo gli va riconosciuto.

Con i Ferragnez, Conte ha raggiunto 32,7 milioni di Italiani (11,1 milioni sono i follower di Fedez, 21,6 di Chiara). Sapete quante persone raggiunge Roberto Speranza, ministro della salute? 16mila. Sì, “mila”, non milioni. 16mila persone, contro la metà dell’intera popolazione della Penisola. É inutile rinchiudersi in pensieri retrogradi, sostenendo che certe cose vadano fatte “a modo”. Siamo diversi da ciò che eravamo anche solo un anno fa, e se abbiamo mezzi così potenti a disposizone, perchè non sfruttarli? Un plauso va fatto sia a Conte, sia ai Ferragnez.

Esporsi non è mai una cosa facile. Chiara avrebbe benissimo potuto ignorare l’appello del premier, così come Fedez. L’una avrebbe continuato a sponsorizzare la propria linea di abbigliamento, l’altro le proprie canzoni, e il tornado mediatico non si sarebbe mai alzato. E invece no. Sono stati denunciati dal Codacons per aver organizzato una raccolta fondi a marzo (che ha portato alla costruzione di due reparti di terapia intensiva ex novo al San Raffaele di Milano), sono stati pesantemente criticati per una campagna pubblicitaria in collaborazione con la Galleria degli Uffizi, eppure, nonostante tutto questo, non si sono tirati indietro. Difatti, “essere un personaggio pubblico” -come afferma la stessa Ferragni- “vuol dire anche prendere posizione e sensibilizzare”. Sta dando un esempio a tutti noi follower, ma anche ai suoi colleghi influencer, che sono probabilmente ancora troppo ancorati alle sponsorizzazioni a puri scopri lucrativi.

Pertanto, perchè gridare allo scandalo? Bisognerebbe solo essere grati ai tre protagonisti di questa storia, presi sia collettivamente -perchè si sono alleati contro un nemico comune a tutti- sia individualmente -perchè hanno avuto il coraggio di esporsi con azioni che mai nessuno aveva visto in Italia prima d’ora.




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