di Alice Berardi
Con più di 93miliardi di visualizzazioni mondiali, e un miliardo soltanto italiane, l’hashtag booktok sta rivoluzionando il mondo della lettura.
Si tratta di un fenomeno già visto su altri social, come Instagram, che però non ha mai raggiunto queste dimensioni. Milioni di video che recensiscono, consigliano e parlano di libri, unendo tutta quella parte di popolazione amante della lettura sotto un unico nome. Una parte di popolazione molto giovane, visto che l’età media di tiktok è compresa tra i dodici e i venticinque anni.
Ormai in quasi tutte le grandi librerie si può trovare uno scaffale dedicato ai libri del booktok: scelte di lettura che variano in autore e genere, e che a prima vista sembrano unite da una cosa sola: le vendite. L’associazione degli editori britannici ci dice infatti, che nel mondo della lettura giovanile quattro bestseller su cinque hanno raggiunto il successo grazie al booktok.
È un fenomeno positivo? La risposta è incerta.
Di certo rappresenta una grande possibilità di successo per autori emergenti, e uno strumento per l’industria editoriale di comprendere i gusti dei lettori più giovani. Se si è incerti su quale libro leggere, o si vuole approfondire la conoscenza con un autore già incontrato si possono trovare migliaia di consigli di lettura e recensioni utili.
Si possono seguire vari content creator, ognuno con i propri gusti personali, e filtrare i consigli ricevuti in base alle proprie preferenze. Dopo un po’ di tempo si creerà una bolla su misura, che adatterà i contenuti consigliati e permetterà di scoprire letture sempre nuove ma con un’alta probabilità di gradimento.
L’altra faccia della medaglia però sono i trend. La maggior parte dei libri di successo infatti appartiene a due grandi categorie: i romance e i fantasy. I consigli di lettura spesso si basano su “trope” (figure retoriche) famosi, che in sostanza sono temi ricorrenti nei libri consigliati, e che rendono i libri del booktok una lista di titoli simili tra di loro e dalle trame poco diversificate.
Si sta creando una ricetta per il successo editoriale, che però rischia di precludere a voci nuove e originali l’accesso alle librerie a meno che non seguano questi trend.
Personalmente sono convinta che il booktok sia una grande possibilità per la lettura di rimanere una parte centrale nelle vite dei bambini di adesso e degli adulti di domani, ma che per rendere questa possibilità una certezza ci sia bisogno di un ambiente che incoraggi alla lettura anche al di fuori di uno schermo.
Se non lo avete mai fatto, provate a cercare i libri #booktok!
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