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Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Al Belvedere a Vienna: a ognuno la sua scelta

Aggiornamento: 26 set 2019

Anche quest'anno si è svolto lo stage linguistico a Vienna a cui hanno partecipato gli studenti delle classi 4LA e 4LC. Tutti i pomeriggi si andavano a visitare luoghi di interesse storico-artistico, tutti bellissimi, tra cui il famosissimo museo del Belvedere.

Qui si è deciso di fare un gioco: ognuno (professoresse comprese) dovevano scegliere un dipinto, quello che ritenevano il più bello o il più interessante. Ecco qui una carrellata con brevi spiegazioni e motivazioni della scelta.


In questo dipinto di Gustav Kllimt mi ha colpito il garbo, l'eleganza e l'equilibrio della donna e della composizione. (Daniela Mandelli)

Gustav Klimt, "Landhaus am Attersee". Rende l'idea (l'idea!) della complessità, della freschezza e della meraviglia di un paesaggio floreale che a parole o attraverso le foto non traspare mai. (Lisa Acquaviva)

Leopold Karl Müller, "Mercato al Cairo" 1878 - E' un quadro estremamente evocativo, che ti catapulta in un mercato mediorientale, con i suoi profumi e odori, vocii, musiche e urla. I dettagli sono vividi, come le diverse espressioni e gli oggetti. L'artista è stato abilissimo nel creare molteplici situazioni che scopri solo abbandonandoti alla visione del quadro. L'ho scelto perché è un dipinto che fa sognare. (Claudia Molteni)



Ho scelto questo dipinto di Egon Shiele perché riesce a esprimere la sintesi perfetta del ciclo della vita. (Gabriella Montali)

Rudolf Wacker, "Zwei Kopfe" - E' un quadro semplice nella composizione ma complicato nel significato. Emerge la differenza tra apparenza e realtà; l'uccellino, che è un giocattolo perché è appeso a un filo, e il fiore finto sono rappresentati con colori vivaci e riportano alla felicità, che è però apparente e non vera. Invece i due volti trasmettono tristezza, riportando a un realtà interiore; il volto nel disegno ricorda i disegni dei bambini, che sono sempre sinceri, ed è triste; il busto riporta crepe e alcune parti mancano, come a rappresentare un animo profondamente rovinato. (Paola Fumagalli)

"Der große weg" di Hundertwasser mi ha colpito moltissimo perchè appena lo si guarda si è "rapiti" dalla parte centrale blu. Le spirali rappresentano il percorso per raggiungere il centro, simbolo della pace interiore. (Sivia Crotta) - Questo quadro trasmette una sensazione di serenità e di calma interiore. E' molto coinvolgente e stimola chi osserva a indirizzare lo sguardo verso il centro dell'opera! (Martina Ronchi)

"Il bacio" di Gustav Klimt (1808) rappresenta bene l'amore tra due persone che sono così vicine quasi da sembrarne una sola, rappresentando così armonia e serenità. (Aurora Grotto)

Fritz von Uhde, "La figlia dell'artista in veranda", 1901. Mi ha colpito questo quadro perchè trasmette calma. L'artista rappresenta sua figlia con un'amica che trascorrono un pèomeriggio felice e tranquillo in veranda. L'autore non cura tutti i dettagli, ma solo quelli della stanza in cui lui si trova. Dalla finestra entra la calda luce del sole che illumina le ragazze e comunica l'idea di estate, potrebbe indicare nche giovinezza. Questo è in contrasto con la luce della stanza in cui si trova l'artista, più buia. Il fruitore riesce a percepire un senso di calma e di pace, racchiuso in un'allegra atmosfera familiare. Le ragazze che parlano tra loro accentuano quel senso di spensieratezza . (Rossella Binazale)


Egon Shiele, "L'abbraccio". Mi ha colpito molto il modo in cui i corpi si abbracciano, quasi a rappresentare un ultimo abbraccio che simboleggia la fine di un legame di lunga durata. (Chiara Mapelli) - E' rappresentato un abbraccio, ovvero un gesto spesso associato ad emozioni positive, alla tenerezza e all'amore. Mi ha colpito perchè in questo caso, invece, emerge un legame intenso accompagnato da una sensazione di dolore e sconforto. (Gaia Sironi)


Josef Danhauser, "L'amore materno", 1839- L'amore materno è rappresentato da una donna che, nonstante la stanchezza, si prende cura amorevolmente del suo piccolo. Mi è piaciuto perchè trasmette molta dolcezza e delicatezza. (Giulia Corona)


Josef Rebell,"Mareggiata all'Arco di Miseno a Miliscola con vista verso Nisida", 1819. Mi è piaciuto perchè nel quadro trovo una metafora legata alla vita: la barca rappresenta l'uomo, in bilico tra i problemi della vita, il mare in tempesta e i raggi del sole, ossia la felicità. (Federica Ottolini)

Egon Shiele, "Dr. Hugo Koller", 1918. In questo quadro si vede un uomo di mezz'età che sta leggendo. Secondo me sta a simboleggiare che non si finisce mai di imparare e conoscere cose nuove. Inoltre lo sfondo ricco di libri può alludere alla cultura dell'uomo ed invita il fruitore a imitarlo. (Ilaria Leoni)

Anton Lutz, "Il pittore Egge Sturm Skrla", 1935. Il questo dipinto, la luce proveniente dalla finestrra dona un'incredibile vitalità ed energia al pittore. L'attenzione viene subito portata alle sue mani e ai fogli su cui disegna, evidenziando la cura e l'attenzione che impiega nel compiere quell'azione. Il fruitore si sente avvolto dalla luce e percepisce l'atmosfera di tranquillità e concentrazione presente nella stanza. (Benedetta Cucciniello)

Caspar David Friedrich, "Rocky landscape in the Elbe Sandstone Mountains", 1822-23. Questo dipinto mi ha colpito molto per il fatto che rappresenta la distruzione, ma al tempo stessi vi è luce e i colori chiari inducono alla pace e alla calma... dando così un senso di equilibrio. (Beatrice Frascoli)

Karl Karger, "Arrival of a train at Vienna northwest-station", 1875. E' rappresentata una stazione affollata che può essere un luogo triste o felice, luogo di saluti, addii e accoglienze. Mi è piaciuta perché è ricca di tante situazioni diverse. (Giulia Riva)


Dachauer Wilhelm, "Trasporto di feriti", 1916. Movimento e colori riescono a trasmettere la tristezza e il dolore della guerra. (Daniela Mandelli)

Franz Ebyl, "Ragazza che legge", 1850. Quadro raffinato dalla composizione molto semplice che coglie una giovane ragazza nello svolgimento di un'azione quotidiana, ovvero la lettura. Il suo volto è rilassato e trasmette calma e serenità. (Giorgia Marelli)

Egon Shiele, "Madre con due figli", 1017. Nonostante in generale preferica i quadri più realistici, ciò che mi ha colpito di questo è l'interpretazione da attribuire: i due bambini sono rappresentati con colori accesi e vivaci, la madre in grigio, prosciugata, spenta. Oltre al contrasto, ammiro la capacità che contraddistingue ogni madre di donare tutta se stessa ai propri figli. (Greta Camesasca) - L’amore puro, quello che dona senza mai chiedere nulla in cambio. Il volto della donna pallido e sciupato, lo sguardo spento e assente, le veste misere e consumate si contrappongono alle sfarzose figure infantili dai colori sgargianti e dai volti che sembrano truccati, che mostrano però anch’essi uno sguardo preoccupato, come di chi inizia ad accorgersi delle difficoltà della vita. Ricordo che una volta una donna mi disse “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”, trovo che il quadro sia la perfetta rappresentazione della realtà invisibile: l’amore di una madre è immenso, talmente importante da non essere compreso sempre dai figli, talmente forte da spogliarla delle sue energie, talmente profondo da scavarle solchi in viso e tanto meraviglioso da spingerla a donare sempre. (Alice Maniscalco)

Moritz von Schwind, "Il tagliapane", 1823. Questo quadro rappresenta un momento di libertà di una guardia, che passa del tempo in solitudine contemplando il paesaggio e mangiando del pane. Mi è piaciuta la semplicità della scena. (Chiara Origgi)

Richard Gersit, "Le due sorelle Karoline e Pauline", 1905. Gli sguardi e i colori sono gli elementi più importanti di questo quadro: i primi sono intensi e sembrano guardare direttamenteagli occhi del fruitore. Il contrasto tra lo sfondo scuro e gli abiti e i volti bianchi trasmette un grande impatto. (Alessandro Bendinelli)

Giovanni Segantini, "Le cattive madri", 1894. la freddezza del paesaggio innevato e la rigidità dei rami spogli degli alberi dipinti dall'autore, orfano di madre, esprimono perfettamente la sua critica e disprezzo nei confronti delle 'madri cattive', ovvero di coloro che decidono di abbandonare i propri figli. Di questo quadro mi ha colpito molto il messaggio dell'autore, in quanto è strettamente legato all'aborto, tema delicato ancora al giorno d'oggi e che continua a farci discutere e riflettere, e alla duplicità della figura femminile di donna e di madre, di come queste due facce dovrebbero convivere. (Federica Garrone) - I colori freddi e i rami sottili sembrano pungere il fruitore. La posizione e l'incarnato innaturali della madre colpiscono subito e creano un'atmosfera quasi di disagio. (Aurora Paleari)

Gustav Klimt, Ritratto di donna, 1893. Il ritratto raffigura una cara amica della compagna di Klimt. Il vestito scuro entra in contrasto con l'incarnato chiaro della donna, lo sfondo estremamente geometrico regola la composizione. Lo sguardo e la posizione del braccio danno un'idea di attesa. (Camilla Magni)

Friedrich von Amerling, "Baroness Marie Vesque von Puttlingen", 1832. Mi ha colpito l'estrema bellezza della donna, la disinvolturra della posa che trasmette regalità e la luminosità del suo sguardo. (Emma Viganò)

Gustav Klimt, Adamo ed Eva. Di questo dipinto mi ha colpito l'innocenza della ragazza rappresentata, che non esprime il solito concetto di sensualità femminile, bensì tenerezza e leggerezza. L'uomo con gli occhi chiusi, dietro di lei,. aggiunge all'opera un senso di dolcezza. (Anita Visentin)

Lovis Corinth, "Stillleben mit Chrysanthemen und Amaryllis", 1922. Questo dipinto ha attirato la mia attenzione per il tripudio di colori che contiene, dopodiché, avendone letto la breve storia (la moglie dell'artista, dopo che lui ebbe un ictus, cominciò a regalargli fiori che lo ispirarono a dipingere sempre più nature morte), l'ho apprezzato ancora di più. Mi piace molto il fatto che i colori sembrino prendere vita e che ogni fiore sia distinguibile dagli altri pur creando insieme un'atmosfera quasi confusa. (Paola Radaelli)

Anton Romako,"Tegetthoff nella battaglia di Lissa I", 1878-80. Mi ha colpito il contrasto dinamico, un po' caotico, tra i marinai e l'ammiìraglio, che sta al suo posto con fierezza nel centro della composizione. Inoltre mi piace molto l'uso dei colori e in generale lo stile con cui è stato dipinto.

Oskar Laske, "La pazza nave", 1949. Non appena ho visto questa grande tela sono rimasta ammaliata dalla particolarità del soggetto, apparentemente molto caotico. La presenza di così tanti scenari sulla stessa nave, che rappresentano ambiti differenti, permette una grande varietà di interpretazioni e considerazioni. I colori accesi utilizzati dall'artista contribuiscono ancora di più ad attirare l'attenzione e suscitare emozioni. (Angelica Tartaglia)

Dettaglio del dipinto precedente

Johann George Platzer, "Samsons Rache". Mi ha colpito molto la cura dei dettagli. Ogni cosa sembra viva e la paura dovuta alla rabbia di Sansone è palpabile. (Gianluca Di Leo)

Fernand Khopff, "Calm Water". Mi ha colpito l'apparente insignificanza di questo quadro. Soffermandomi sulla scena più a lungo, però, è parso evidente l'utilizzodella natura (in particolare dellostagno) come mezzo per rappresentare l'animo umano e la sua fragilità. Nonostante la guida descrivesse lo scenario come sereno, l'ho percepito come cupo e mi ha fatta sentire vulnerabile (Alice Pizzagalli)

Wolfgang Paalen, "Free space". L'opera ha subito attirato la mia attenzione grazie ai suoi colori accesi. Concentrandomi sul quadro sono stato coinvolto in questi turbini che sembrano trasportarmi in un viaggio, quasi mistico, all'interno della mente dell'autore. (Gabriele Piazzi)

Clude Monet, "Percorso in giardino a Giverny", 1902. Nonostante i colori piuttosto scuri, l'immagine trasmette serenità e calma. La luce del sole è fermata dalle fronde degli alberi, i colori dei fiori sono attenuati dalle ombre. Non sono presenti persone, ma solo elementi naturali dipinti quasi a specchio, simmetricamente, perciò l'attenzione è concentrata su tutto il quadro e non su un unico particolare. (Beatrice Tavola)

Johann Knapp, "Huldigung an Jacquin", 1821-22., dettaglio. La bellezza di questo maestoso quadro sono i dettagli: sono tornata ad osservarlo cinque volte e ne ho trovati sempre nuovi. I colori mi hanno ricordato la sontuosità di Vienna. (Elena Cazzaniga)

Huldigung an Jacquin di Johann Knapp. Il dettaglio precedente è in basso a sinistra. - I colori sono vividi, gli elementi naturali ben definiti e catturano immediatamente l'attenzione di chi osserva questo dipinto, quasi come ci si immergesse in esso. E' un omaggio al direttore del giardino botanico di Vienna che si traduce indirettamente in un omaggio alla natura in tutte le sue forme. (Chiara Bruciamonti)

Gustav Klimt, "Girasole", 1907. Questa rappresentazione mi trasmette gioia, felicità speranza. Klimt qui paragona il girasole alla donna amata e all'indefinitezza della loro relazione. Nonostante rappresenti il girasole isolato, riesce a farlo risaltare attraverso i colori brillanti dei fiori e quindi si serve di questi per mettere in evidenza la bellezza della donna amata. (Chiara Nencioni))

Franz Steinfeld, "The lake at Hallstatt", 1834. Mi ha colpito la nitidezza del dipinto e la sensazione di calma e desolazione trasmessa dal paesaggio. (

Maximillian Joseph Achinnagl, "Waldlandschaft Abend". E' stato difficile scegliere un quadro in particolare, ma questo è sicuramente il dipinto che mi ha fatta riflettere di più. Le persone nel bosco sono intente a vivere la loro vita, senza prestare particolare attenzione alla meraviglia che si staglia alle loro spalle. In basso a sinistra si nota una piccola zona illuminata che conduce verso la luce vera e propria presente nel magnifico paesaggio sullo sfondo, quasi a ricordarci che c'è sempre qualcosa oltre il nostro sguardo fragile e limitato. C'è una bellezza che attende di essere scoperta. (Silvia Lindner)





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