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  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

Abbiate pietà e compassione

di Gabriella Montali


Il 2023 ci ha lasciati nella memoria fatti terribili che non dobbiamo dimenticare. A pagarne lo scotto sono state, come al solito, persone qualunque, bambini, ragazze e ragazzi, madri e padri, anziani. L’eccidio provocato da Hamas contro lo stato di Israele il 7 ottobre 2023 è stato di una violenza e brutalità incredibili. Ho visto i corpi straziati delle vittime, morte dopo essere state seviziate e torturate in modo atroce. Non posso neppure immaginare lontanamente le loro indicibili sofferenze prima di spirare. Quale rabbia, quale odio, mi sono chiesta, può trasformare gli uomini in bestie così feroci?

E poi c’è stata la reazione di Israele, un’ira di bombe e missili che ha causato tantissimi morti e ha fatto parlare di genocidio, rivitalizzando a livelli mediatico l’antico odio contro gli ebrei.

Non sono qui a giustificare nessuno dei due contendenti di questa nuova guerra o a prendere le parti dell’uno o dell’altro; provo solo tanta tristezza nel pensare che, questi “nuovi” fatti stiano oscurando la memoria della prossima giornata in cui si commemorano sei milioni di ebrei morti nei campi di concentramento tedeschi – e non solo – a cui è stato tolto tutto, in primo luogo la dignità. Ridotti a un numero, gli ebrei che erano stati deportati nei Lager venivano considerati alla stessa stregua di batteri, parassiti da eliminare senza alcuna pietà. Joseph Goebbels in un suo discorso di propaganda li definì “Kartoffelwürmervermi delle patate!)

Tanto più colpisce che in quei luoghi oscuri, vere bolge infernali per chi ci ha vissuto, siano potuti nascere pensieri così belli e solari, così puri come quelli scritti nel suo diario da Anne Frank, nata a Francoforte il 12 giugno 1929 e morta nel marzo del 1945 a Bergen-Belsen, Auschwitz.

Ve ne offro alcuni fra i tanti con la speranza che, di fronte ai fatti sanguinosi di oggi, non si dimentichino le sofferenze di ieri. La scia di sangue sarà infinita se si continuerà a procedere secondo il detto “occhio per occhio, dente per dente” (Aug um Aug, Zahn um Zahn).

È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.’
‘Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.’
‘Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.’

Nel minuto di silenzio che, spero anche quest’anno, verrà proposto per tutte le vittime

dell’Olocausto, meditate su queste parole di Anne e ricordatevele per quando sarete cittadini del mondo. Ognuno di voi ha il futuro nelle sue mani e potrebbe fare la differenza.


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