top of page

1…2…3…PEREIRA! Sfida letteraria sul romanzo di Tabucchi per alcune classi quinte

Immagine del redattore: Il Foglio di Villa GreppiIl Foglio di Villa Greppi

di Alessandro Marceca


Un momento della sfida letteraria in aula magna organizzata dai proff. Battistella, Mauri e Bonfanti e che ha visto coinvolte le classi 5LA, 5LB, 5SB e 5SC.
Un momento della sfida letteraria in aula magna organizzata dai proff. Battistella, Mauri e Bonfanti e che ha visto coinvolte le classi 5LA, 5LB, 5SB e 5SC.

"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi è il libro su cui si sono sfidate, giovedì 23 gennaio, in aula magna, le classi 5LA, 5LB, 5SB e 5SC in una gara letteraria organizzata dai loro docenti di Lettere: Barbara Battistella, Giulia Mauri e Francesco Bonfanti.

La sfida era strutturata in quattro fasi: due quiz sul libro, un quiz di cultura letteraria generale e una gara finale a "domande aperte" sul contenuto del romanzo, che ha visto vincitrice la classe 5SB. L'attività ha suscitato l'entusiasmo di tutte le classi coinvolte, riscontrando un grande successo.


Oltre al format, che si è rivelato vincente nel suscitare l'interesse e, perché no, il divertimento degli studenti coinvolti, molto valida è stata anche la scelta del libro su cui incentrare la sfida: “Sostiene Pereira”. Si tratta di uno dei romanzi di maggio successo di Antonio Tabucchi, autore italiano divulgatore della lingua e della letteratura portoghese, nato nel 1943 e morto nel 2012. Edito nel 1994, racconta la storia del dottor Pereira, giornalista che, ormai anziano, si trova a curare la pagina culturale del “Lisboa”, un giornale pomeridiano della capitale portoghese. Pereira fin da subito è presentato come un personaggio che nutre un interesse quasi morboso per la morte ed è proprio grazie a questo che si imbatte in Monteiro Rossi, un giovane che, pur avendo scritto una tesi sulla morte, è pieno di vita. Pereira gli affiderà il compito di scrivere i necrologi anticipati dei grandi autori, ma la vita del giovane Monteiro Rossi è intrisa di politica, è spesa per la resistenza, in un paese che nel 1938, anno in cui è ambientato il romanzo, si trova sotto la dura dittatura salazarista. Pereira dovrà, quindi, fare i conti con la realtà che gli sta attorno, in una lotta tra i suoi “io interiori”, che condizioneranno in modi diversi le sue scelte.

“Sostiene Pereira” è, pertanto, un grande romanzo civile, ma non solo: è anche un racconto di solitudine, speranza e presa di coscienza di vivere e, quindi, di ricoprire un posto nel mondo e nella Storia.

La copertina di un'edizione del romanzo di Antonio Tabucchi.
La copertina di un'edizione del romanzo di Antonio Tabucchi.

La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità”: così sostiene Pereira all'interno del romanzo ed è infatti molto interessante il rapporto che il personaggio instaura con la letteratura, di cui si occupa per lavoro. Essa all'inizio è messa "su un piedistallo", come fosse superiore a tutto ciò che lo circonda, in particolar modo alla politica. Con il passare del tempo, però, Pereira ne farà quasi inconsciamente uno strumento per “dire la verità” o, meglio ancora, per fare politica in un Paese in cui la censura la fa ormai da padrona e adempiere, così, una funzione civile, vale a dire la stessa che si attribuisce facilmente al libro stesso.


Oltre che per il suo essere un libro “cult”, che gode anche di numerosi adattamenti, dal cinema ai fumetti, è proprio allo scopo di far conoscere la realtà del Portogallo salazarista, che spesso nell'affrontare la storia dei totalitarismi novecenteschi si tralascia, che la scelta del libro per quest’attività è ricaduta su “Sostiene Pereira”.

Inoltre, la “sfida letteraria”, che, come affermato dalla professoressa Battistella, nasce dalla volontà di stimolare la curiosità degli studenti alla lettura, attraverso una restituzione diversa e più stimolante del solito, è stata pensata su un libro che si presta perfettamente per affrontare svariati temi di Educazione civica.


La letteratura può dirci tante piccole grandi verità su di noi e sulla nostra storia.

“Sostiene Pereira” non è solo il viaggio nella coscienza di un uomo, è un romanzo che ci porta a riflettere su come le sanguinarie dittature del Novecento siano riuscite a prendere piede: non perché tutti i cittadini fossero fanatici nazionalisti, ma, piuttosto, in certi casi per indifferenza, in altri per il desiderio di avere a capo un uomo forte, il cui nome troppo spesso troviamo anche oggi sulla bocca di molti.

Questo aspetto emerge chiaramente dalle parole pronunciate dal direttore del Lisboa nel romanzo: “L’opinione pubblica è un trucco che hanno inventato gli anglosassoni, gli inglesi e gli americani, sono loro che ci stanno smerdando, scusa la parola, con questa idea dell'opinione pubblica, noi non abbiamo mai avuto il loro sistema politico, non abbiamo le loro tradizioni, non sappiamo cosa sono le trade unions, noi siamo gente del Sud, Pereira, e ubbidiamo a chi grida di più, a chi comanda.”


Leggere è forse uno dei mezzi più potenti che abbiamo a disposizione per costruire quella coscienza civile che in “Sostiene Pereira” è uno dei temi centrali.  Proprio per questo, attività come quella proposta dai proff. Battistella, Mauri e Bonfanti, grazie a un desiderio sincero di avvicinare gli studenti alla letteratura, sono quello che oggi dovrebbe andare a costituire le ore di Educazione civica nelle scuole, che, se ben usate, possono davvero aprire nuovi orizzonti ai più giovani e aiutare a formarne la coscienza civica.




83 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


bottom of page