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  • Immagine del redattoreIl Foglio di Villa Greppi

IL GIRO D'ITALIA APRIRÀ I BATTENTI?

di Edoardo Gatti


Dedicato a mio nonno, grande appassionato di ciclismo nonché ciclista in gare amatoriali.



Auspichiamo che 2021 possa essere per noi un anno più spensierato rispetto al 2020, anche grazie alle nostre passioni, pur senza sottovalutare il pericolo pubblico che ci perseguita da un anno. Abbiamo bisogno di prenderci una pausa attraverso i nostri più grandi passatempi, come lo sport che preferiamo, che può occupare una gran fetta della nostra vita. Tra i tanti eventi in programma in questo nuovo anno, spicca il classico Giro D'Italia, l'anno scorso posticipato ad ottobr,e con partenza a Monreale (Palermo) e l’arrivo a Milano, a causa del Covid. L'inizio era stato inizialmente previsto per il 9 maggio, con sede a Budapest (Ungheria). L'anno scorso la maglia rosa è stata conquistata dal britannico Tao Geoghegan Hart, il quale completò il percorso in 85h40'21'' con il team Ineos Grenadier. In questo articolo vi aggiorno sull'evento in programma quest’anno, fornendovi anche delle curiosità per prepararvi meglio al Giro.


Le incognite relative al Covid: l'incertezza regna in tutti gli ambiti dello sport, soprattutto nel ciclismo, dove spesso si possono creare degli assembramenti tra i partecipanti essendo uno sport di gruppo. Non a caso, l'anno scorso vari ciclisti sono risultati postivi al Covid mentre si svolgeva la gara, quindi non diamo per scontato che le date ufficiali scelte per l'evento (8 maggio-31 maggio) vengano confermate ufficialmente. Però i dubbi potrebbero essere azzerati dai vaccini Pfizer, una soluzione che sbloccherebbe la situazione riguardo alla Corsa Rosa, senza sottovalutare la cosiddetta ''bolla'', quella sorta di isolamento che ha permesso a molti sport di riprendere le rispettive attività: nel caso del ciclismo i team si stanziano in degli appositi hotel con annessi controlli giornalieri.

Per quanto riguarda invece gli accaniti dell'evento, i tifosi, il dessert di qualsiasi evento sportivo, tra cui il Giro stesso, probabilmente snobberanno la regola di giungere sulle zone di partenza e arrivo, nonché di stanziarsi sulle salite, sempre muniti di mascherina (si auspica). Le tribune, con tutta probabilità, saranno vuote. A differenza della scorsa stagione, si ha più tempo per programmare nei minimi dettagli l'evento e calendarizzare le tappe, quindi sembra che ci siano minori rischi di rivedere un Giro corso a fine stagione.

Le prime indiscrezione sulle tappe: anche le possibili tappe sono tema di approfondimento, e non mancano indiscrezioni e ufficialità sfuggite... nei social! Infatti nella giornata di ieri, è stato postato, si dice per errore, un video che svelava la località della prima tappa, ovvero Torino, poi rimosso. Non c'è nulla di ufficiale, ma questa gaffe social fa ben sperare il capoluogo piemontese, che attende questo momento da ben dieci anni: infatti, nel lontano 2011, Torino fu scelta come prima tappa per festeggiare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, essendo stata la nostra prima capitale. L'alternativa dovrebbe essere, ancora, la Sicilia, per poi risalire la Penisola, dove in ballottaggio per l'arrivo ci sono Verona e Milano, anche se, stando alle ultime voci, quest'ultima sarebbe la favorita, mentre per la prima si ha l'idea di svolgerci una tappa normale.

Per quanto riguarda lo svolgimento del Giro, pare che alcune tappe si svolgeranno più per un valore storico-culturale, anche se in realtà non si sa nulla di ufficiale: dopo altre tre tappe piemontesi (ancora Torino, Verbania e Borgomanero, quest'ultima uno dei nomi più caldi anche perché questo sarà il trecentesimo anno dalla posa della statua della Madonnina). Poi si scenderebbe attraverso Sesto Fiorentino, attraverso la costa tirrenica toscana, per l'omaggio ad Alfredo Martini per quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno, ex ciclista su strada ma soprattutto commissario tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo su strada dal 1975 al 1997, dove vinse ben sei campionati del mondo conducendo a conquistare la maglia iridata anche a Francesco Moser nel 1977 in Venezuela. La tappa del 15 maggio vedrebbe il punto più meridionale dell'evento, ovvero Foggia, dopo essere passati per la Campania, dove in ballottaggio ci sono Sant'Agata de' Goti e La Falanghina, e per la Basilicata, prima di ritornare verso Nord, dove scalpita l'Umbria, con le cittadine di Gualdo, Tadino, Perugia e Foligno, per una probabile corsa a cronometro.

Il successivo omaggio dovrebbe avvenire a Ravenna, la città in cui Dante Alighieri passò gli ultimi anni della sua vita prima di esserci sepolto. Una delle ultime proposte risultano quelle di un arrivo di tappa a Nevegal e una cronoscalata ad Alpago.

Come ben sappiamo, le ultime tappe sono quelle decisive ai fini della classifica, e i primi nomi promettono già spettacolo: per la terza settimana il nome più temibile è sicuramente la scalata dello Zoncolan il 22 maggio e quella delle Tre Cime di Lavaredo il 24 maggio, con possibile tappa fuori dal confine, in Slovenia, patria dei recenti dominatori del ciclismo Primoz Roglic e Tadej Pogacar, il 23 maggio. Si parla anche di un arrivo al santuario del Monte Lussari in Friuli-Venezia Giulia. Verso il finale, si pensa ad una tappa incentrata nel Colle Fauniera, che ospitò l'indimenticabile sfida tra Pantani e Savoldelli del Giro 1999. Con possibilità di giungere a Cuneo per poi ritornare dal Piemonte fino in Valle d'Aosta, per i 150 anni di Maurice Garin, primo vincitore del Tour de France nato ad Arvier.

Per quanto riguarda l'emittente televisivo, non c'è ancora certezza, anche se i candidati sono 9Nove, Mediaset e Rai.


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