di Antonella Giovanna Zardoni

Con l’inizio delle attività scolastiche è ricominciata presso il nostro Istituto la possibilità di partecipare al programma Erasmus+. Dal 1987 questo progetto dell’Unione Europea ha permesso a oltre 13 milioni di persone, tra studenti e docenti, di vivere un’esperienza unica e “senza confini”. Infatti, oltre che favorire una crescita personale, Erasmus+ rappresenta da sempre un'opportunità per fare esperienze concrete di mobilità in Europa.
Il Greppi, nel mese di ottobre, è ripartito dalla Croazia: due studentesse della nostra scuola, infatti, ovvero Sara Cranchi di 2^EB e Alice Cereda di 4^EB, hanno ospitato, rispettivamente, Alice Socis e Gaja Kanis, studentesse provenienti da Rovigno, una bellissima città di mare situata in Istria.
A commento dell’esperienza, riportiamo di seguito le impressioni delle studentesse ospitanti e delle loro famiglie, oltre che quelle delle ragazze croate.

Per Sara e la sua famiglia, alla loro prima esperienza di scambio culturale, è stata un’esperienza più che positiva:
“Fin da subito c'è stato feeling tra Alice e noi e in queste due settimane ci siamo affezionali a lei. Alice ha nonni italiani e parla molto bene la nostra lingua; abbiamo quindi cercato di farle vivere una realtà che ha sempre sentito solo nei racconti.
È stato bello farle vedere le città a noi vicine, farle assaggiare le vere ricette italiane e sperimentare in prima persona le nostre abitudini, come è stato interessante ascoltare i suoi racconti sulla vita, la scuola ed i modi di vivere tipici del suo paese.
Speriamo torni in Croazia con un po' di Italia nel cuore.”
Ed ecco anche le impressioni di Alice sulla famiglia italiana ospitante:
“Questa esperienza è stata molto bella. La famiglia era accogliente, sono stati tutti molto gentili e mi sono trovata bene anche a scuola. È stata un’esperienza indimenticabile”.
Tra le motivazioni per le quali si sceglie di partecipare ad Erasmus vi è l’opportunità di conoscere culture diverse dalla propria e nuove persone, come bene esprimono le parole di Alice Cereda, che ha ospitato Gaja:
“Tramite questa esperienza ho conosciuto Gaja. Lei ha sedici anni e viene da Rovigno, in Croazia. Ci siamo subito trovate bene e in questi quindici giorni insieme abbiamo imparato molto l’una riguardo l'altra. Gaja mi ha insegnato a leggere il croato e io le ho insegnato alcune parole in italiano.
Mi ha accompagnata ad alcuni dei miei allenamenti in piscina, abbiamo visto la mia serie televisiva preferita e siamo andate a visitare Lecco, Milano, Monza e Bergamo.
Non ho trovato lati negativi in questa esperienza (nonostante porti via, comunque, del tempo, prezioso soprattutto in questo periodo pieno di verifiche!), che ha creato un'amicizia che sono sicura non finità con la conclusione dello scambio. Non vedo l’ora di reincontrarla quando andrò in Croazia.”

Anche Gaja ha deciso di partire perché voleva viaggiare, vedere luoghi al di fuori del proprio paese natale, ma anche incontrare persone nuove, fare esperienze che la portassero fuori dalla sua comfort zone:
“Attraverso questo progetto ho conosciuto Alice, che ha diciassette anni e vive a Besana. È stata un'esperienza bellissima e sono davvero contenta di aver fatto parte di questo progetto. Non conosco Alice da molto tempo, ma è diventata mia amica molto velocemente. Mi ha mostrato cosa fa di solito durante la giornata e nei fine settimana siamo andate ad esplorare l'Italia. Ho visitato Milano, Lecco, Bergamo e Monza, e ogni città ha qualcosa di speciale. Non ho trovato lati negativi, tranne forse il campanile della chiesa che suonava ogni 30 minuti e mi svegliava sempre! Comunque, è solo un piccolo inconveniente rispetto a tanti aspetti positivi.
Alice e la sua famiglia mi hanno trattata benissimo e tutti sono stati molto gentili e accoglienti con me. Sono felice di essere stata parte della loro famiglia per due settimane. Mi è piaciuta molto questa esperienza e sono contenta di averla trascorsa con Alice, perché credo che saremo amiche anche dopo la fine di questo progetto.”
Grazie al programma Erasmus+, le studentesse del nostro Istituto hanno potuto vivere un’esperienza unica di crescita culturale e personale, arricchendosi attraverso il confronto diretto con una cultura diversa.
Ospitare per loro non è stata solo una mera questione di condivisione dello spazio, ma di accoglienza nel cuore, vivendo insieme quotidianità e momenti che resteranno indelebili.
Proprio per questo Erasmus+ rappresenta una finestra aperta all’accoglienza e all’integrazione, valori che rafforzano la cittadinanza europea.
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