di Silvia Crotta
Questa settimana abbiamo deciso di intervistare Eleonora Pozzi, della classe 3LB, la quale si è classificata seconda al Concorso di calligrafia russa sull’argomento ‘Le lettere più famose della letteratura russa’, organizzato per sviluppare la cultura della scrittura in cirillico. Tramite videochiamata ovviamente, perché, come tutti sappiamo, purtroppo non si può fare diversamente dato il periodo. Eleonora ci ha dato qualche dettaglio in più riguardo al concorso e ci ha raccontato anche le emozioni che ha provato nel momento in cui ha scoperto di avere conquistato il secondo gradino del podio. Ma partiamo dall’inizio. Un pomeriggio di giugno la professoressa di russo ha inviato ai suoi alunni una mail con allegata la locandina che invitava i ragazzi a prendere parte al concorso. Immediatamente Eleonora ha deciso di aderire, in particolare perché, come ci ha raccontato, voleva mettersi alla prova e vedere quali abilità avesse sviluppato nel corso dei primi due anni nella nostra scuola. Ogni studente che voleva partecipare ha avuto il compito di ricopiare a mano una poesia a piacere di un autore famoso nella letteratura del Paese, che in seguito, ha dovuto inviare via mail all’Università di Milano. Più di cinquecento ragazzi, provenienti da quindici Paesi diversi, hanno preso parte al concorso con grinta, determinazione ed entusiasmo. Eleonora ci ha descritto il metodo di valutazione che i giudici hanno adottato per stabilire la classifica finale: questi ultimi hanno analizzato le poesie una ad una e le hanno divise in base all’età dei partecipanti, stabilendo i tre vincitori per ogni fascia e basandosi tanto anche sull’originalità e, senza dubbio, sulla qualità della calligrafia. Eleonora ha scelto di copiare una poesia di Petr Dem’janovič Uspenskij Uspenskij. Sapeva di cavarsela nell’ambito, ma sicuramente non si aspettava di qualificarsi tra le migliori. Infatti, quando un giorno a scuola la sua professoressa le ha comunicato che era arrivata seconda, Eleonora stessa ha detto di essere rimasta di stucco e ci ha narrato come non è riuscita e dire una parola ed è rimasta pietrificata per qualche secondo, non capendo cosa stesse effettivamente succedendo.
Il premio lo ha ritirato a Milano durante un pomeriggio di ottobre e le è stato regalata come gadget una maglietta con stampato il simbolo del Concorso ed un attestato di partecipazione. Infine, abbiamo chiesto ad Eleonora se può considerare questa vittoria come una crescita personale e ci ha risposto di aver avuto la possibilità di credere maggiormente in se stessa ed uno stimolo a continuare lo studio della lingua.
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