di Chiara Esposito
Esistono ancora differenze tra sport femminili e maschili?
La risposta purtroppo è sì! Un esempio è la Formula 1.
In questo sport, che si contraddistingue per le corse automobilistiche, la prestanza fisica è davvero importante, anche se non si direbbe; un altro elemento discriminante (non tra uomo e donna, ma in generale) è quello monetario, non tutti, infatti, possono permettersi di correre in Formula 1.
Oltre a tutto questo occorre anche affermare che il mondo delle corse ad un livello così elevato era (e lo è in parte ancora oggi) di stampo prettamente maschilista. Nonostante questi fattori limitanti ci sono state donne in formula uno! Purtroppo però sono state soltanto cinque nel corso di 70 anni: Maria Teresa De Filippi, Lella Lombardi, Divina Galica, Desirè Wilson e Giovanna Amati.
Maria Grazia Lombardi, conosciuta come Lella Lombardi, fu la prima ed unica pilota donna ad ottenere dei punti in Formula 1 (i punti si danno solo ai primi dieci classificati). Nata nel 1941, in un piccolo paese in Piemonte, da una famiglia modesta, Lella mostra sin da subito la sua passione per i motori, tanto che a tredici anni era già in grado di padroneggiare una vettura. Ha iniziato la sua carriera nel mondo delle auto guidando il furgone delle consegne per la salumeria di famiglia.
Nel 1965 esordisce nella Formula Monza (un campionato minore) con una vettura pagata a rate, con grande fatica e molti sacrifici.
Lella debuttò in Formula 1 nel 1974, ma l’anno fortunato fu quello seguente. Durante il Gran premio di Spagna, in un circuito cittadino ai limiti della sicurezza, ci furono diversi colpi di scena: moltissimi si ritirarono per protesta, altri furono eliminati durante la gara, ci furono addirittura quattro morti tra gli spettatori a causa di un incidente. La gara fu sospesa e mai più ripresa, la Lombardi, essendosi posizionata in sesta posizione allo stop della corsa, riuscì ad entrare in zona punti.
La sua carriera in Formula 1 fu breve, ma continuò comunque a gareggiare in campionati minori.
Questo sport, purtroppo, non annovera presenze femminili ormai dal 1992. Oggi vi è un campionato simile alla Formula 1, la W Series, composto solamente da donne, le quali devono sostenere dei costi molto elevati per poter gareggiare ma hanno vetture nettamente inferiori a quelle della F1
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